Una lira per cantare.Vorrei una lira per cantareproprio quella lira di Neronee come allora bruciareciò che di superfluo rimane.Però questa volta arderericchezza invece che miseriaun fuoco speciale per l'egoismodi cui si adorna la potenza.Bruciare ciò che è risultato vanoe chi illuse che fosse il contrariocantando con la vecchia liraquella in cui un tempo suonò.Bruciare cantando l’infernoe finalmente tra le fiammecontorcersi il ricco egoistache del povero approfittò.Totò Mirabile Un inconfondibile profumo. Un profumo mediterraneoche mai potrà essere storditoda creme ed oli abbronzantiusati al mare sotto il sole. Un inconfondibile profumoche mi pervenne da lontanoposandosi delicato sui miei sensiun profumo che conoscevo. Conoscevo la provenienzadi quel profumo di donna verache all’infinito si espandevaquando dal mare spuntava.Era una incantevole sirenabagnata la sua pelle nerada tante goccioline scivolantiche cadevano come diamanti.E cadendo su di me lasciavanoun dolce gusto di acqua salatadi quel mar mediterraneobellezza esaltante la bellezza.Bella la sua chiomatra raggi di sole infuocatila sua ombra sul mio corpoe il suo profumo di mare.Vagar mi fecero la fantasiae stanca si addormentavagiungendo nel mondo dei sogniil profumo del mio sogno.Totò MirabileDanzareNon servonopiù i complimentie nemmeno le poesie.Serve solamentel’odore della tua presenzadella mia presenza.E mentre il disco suonauna grande voglia salee danzare nella stanza.Danzare avvinghiaticon complice passionecome in un tango.Danzare a volte lontanileggeri come piumein un valzer viennese.Basta complimentiserve danzare in duela danza della vita.Totò Mirabile Il cancello.Ti auguro di varcare quel cancelloEd uscire fuori dal tuo giardinoPieno di piante e fiori di mille coloriPer affrontare sfide e vincerle,perché al di là di tal cancelloci sono tanti altri meravigliosi fioritante rose profumate con tante spine.Totò Mirabile. Attimi di parole Un tramonto rosso con un mare calmo e sulla spiaggia una donna pensosa guarda l'infinito dove oltre a quella linea esistono solo i sogni che vagano inquietanti al calar della sera. E chiedersi se quella esile figura mi è nota non importa tanto conosco il suo viso che rimane sempre bello e che approvo perché solo io riesco ad individuarne i contorni e le sue sembianze. E quando senti un brivido sulla pelle nera questi attimi particolari sono le parole che ti accarezzano e che ti sfiorano come una piuma lieve perche sono semplici. attimi di parole. Totò MirabileUna grande velaVorrei essere io su questa barcain compagnia di una grande velache somigliasse al tuo voltoe mi spingesse in questo mare.La bellezza del tuo visolo splendore dei tuoi occhiil tuo sguardo illuminatoe la bocca calda dell’estate.Sensazioni ormai scolpiteche ricerco in questo vagaree nella vela vedo il tuo visoche mi spinge nella rotta.Totò Mirabile La PasquettaLa giovinetta correva spensieratasui prati verdi della grande vallataOgni tanto chinandosi ragazzettaraccoglieva i fiori tra l’erbettaOr tu dove sei allegra giovincellae se conservi ancora la farfallaLa croce della splendida chiesettadivenne testimone di quella PasquettaTra schiamazzi suoni e urlaarriva sempre al volo la farfallaSfoglia il romanzo con re e reginema non trova mai la parola fine.Totò Mirabile Vivi intensamente.A pensarci bene mi accorgo che la vitaè legata al passato proprio quelloche ci tempra e fortifica la malinconiala risultanza di ciò che abbiamovissuto e voluto intensamente.Ecco perché mi sei amicoperché come me vivi intensamenteed in questi giorni la Pasqua del Signorepossa farci riflettere per vivere ancorapiù intensamente la nostra vitauna buona pasqua per una serena vita.Totò Mirabile. Il Tempo giusto. Ma quando è il tempo giusto? Durante il percorso della nostra breve vita ci sono tanti tempi giusti tutti legati tra di loro come maglie di una catena che formano il tempo giusto, un solo tempo giusto. Or dunque é sempre il tempo giusto per una parola buona che possa essere di aiuto e conforto in questa vita meravigliosa. Totò Mirabile
Na tassa ca paga ogni pirsuna.Certi voti m’addisiassi esseri ‘na furmiculiddra e trasiri puru ‘nta lu cchiù nicu pirtusiddru ma la prescia è tali e la curiosità è tanta forti ca vulissi vulari pi prima arrivari a distinazioni.Allura vulissi essiri ‘na muschitta vilinusa e sperta e a tutti sti cristiani di politica vulintirusi ci dicissi di pinsari pi li vicchiareddri lassati a si chissi chissi e di nun trascurari a li malati e a li puvireddri.Li tassi tutti l’avissimu a pagari e comu la muschitta lu sangu a li ricchi ci avissiru a sucari di li vini e si iddri su sperti e nun si fannu mai ngagghiari la muschitta è chiù sperta d’iddri e nun si fa scacciari.Lu sangu ci l’avissiru a sucari di lu cori a cussì ammatula arrascassiru la manciasciuni picchì nun ci passa si prima nun paganu la tassa faciticcillu a sapiri prima di sti novi elizioni.Allura cu paga li tassi menu tassi duna e senza nuddra distinzioni facennu accura di li malati e di li vicchareddri picchì prima o poi chissa è ‘na tassa ca la paga ogni pirsuna. Totò Mirabile. Splendean di beltà antica. Anche loro splendean di beltà antica pulzelle e maritate di quando tutto avea un gran valor nella vita.
Come definir la bellezza di donna ora se non un falso dipinto di maschera redatto con mano incerta e insicura.
Tremante il rimmel come pure la cipria per non dir del capello e del pelo scuro frutto di brillante odorosa tintura.
La bellezza antica trionfa sempre perché adorna di odori di cortile e ride al tempo e a chi di lei ride.
Non c’è traccia laida lungo la sua via e soltanto la semplice beltà antica fa tesoro del segreto della vita. Totò MirabileCento pietanze al Padre.Anche se tu non fossi mio padre puoi star certo che t’amerei ugualmente perché il padre non è colui che dà la vita ma chi ci ha cresciuto in questa vita. Anche se tu non fossi mio padre sarei come il tuo cane scarno e moscio fedele sempre e che non andò mai via se non quando tu volasti e andasti via. Anche se tu non fossi mio padre io giocherò sempre col suo cucciolo perché il cane rischiò la sua vita per salvare la preziosa vita tua. Anche se tu non fossi mio padre ti aiuterei a segar le spesse tavole come Gesù fanciullo fece col suo e ti farei una panca per farti riposare. Anche se tu non fossi mio padre ti porterei cento pietanze come fanno a San Giuseppe tutti i devoti per farti cenare. Totò MirabileIn morte dell’amico Ninì.E dir del dolor provato alla notizia appresa e rimaner muto, fortemente addolorato per la prematura dipartita e rimaner di marmo lì come il caro amico Nini. Andando il genitor suo con il mio lungo strade dissestate e polverose lo rivedo indaffarato ad insegnarmi il trucco per ben filtrare il collante di tanta colla mattolina. E ora con questa colla attacco il suo ricordo a quel 78 giri in vinile che girava per tutta Chiusa e ora come allora danza felice e sorridente il caro Ninì Gendusa. Totò MirabileBuon compleanno.I compleanni sono fatti per riflettere dolci ricordi da tenere vicino al cuore. Ogni anno che passa si diventa più grandi ma il cuore che ama è sempre più giovane. I momenti vissuti oggi sono sempre belli domani dolci ricordi in questo mondo. Il tempo precocemente cambia e ci cambia in questa vita meravigliosa piena di sogni. I profumi sfuggevoli del freddo inverno E i delicati odori della stagione primaverile. Calde e sensuali immagini d’estate con malinconici colori autunnali. E mentre danza la vita e le sue stagioni aumentano gli anni alla nostra insaputa. E se tutto cammina e va lontano è bello andare in due mano nella mano. Credere in un grande amore vero é il più bello ed importante regalo. Totò Mirabile Angolazione galeotta.Una luce nuova sul tuo volto di pesca come velluto dipinto tra due splendidi occhi brillanti e corvini capelli lucenti. E mirando la fugace immagine di donna di bellezza sopraffina fermo le luci e le ombre che ti rendono più bella. Tu resti sempre nel sole anche quando il sole non c’è e la fugace immagine è lì sempre presente. Un’angolazione galeotta fu quella che ti svelò quando il tuo sguardo il mio incontrò. Totò MirabileGli uccelli si posano nella mente.Quanti pensieri nella mente, figure effimere come dipinti astratti di stormi di uccelli che si annidano dentro le caverne del cervello. Nuvole cangianti che si sformano e si ricompongono di continuo secondo logiche e morali secolari da sembrare metafore di libertà. Gli uccelli si posano sulla mente come i pensieri che volano con loro godendo della stessa libertà dello stesso spazio e velocità. Suoni e luci sono i veri pensieri che nel tentativo di raggiungere la verità lo spirito misterioso che è nel volo soffia come il vento che soffia dove vuole. Da formulazioni rigide e precise definizioni Immagazzina solo idee preconfezionate e si rischia di rimare impigliati come gli uccelli in una rete vera posata sulla mente. Totò Mirabile Stidddra lucenti nta lu cori. Caminannu caminannu nto mezzu di sta via circannu circannu 'nmezzu a stu voscu nfuscu vitti na cosa sbillicchiari e pusannu l'occhi nta li rami na gazza vitti pusari c'un brillanti tra li peri chi lassa nterra cariri appena iddra mi viri e affirrannulu cu li mani vitti a tia chi mi brillavi stidddra lucenti nta lu cori e stu voscu ’nfuscu e scuru avi a tia e tantu onuri. Totò Mirabile Marinaio di me stesso.Marinaio di me stesso nel mare della vita con vele sempre piene di vento e di aria orientale onde bianche spumeggianti che profumano di mare sbattute contro rocce rosicchiate scogli pieni di ricordi antichi e conchiglie sulla sabbia. Marinaio di me stesso nel mare della vita piena di tempeste con raffiche impetuose che ti portano alla deriva in un labirinto azzurro dove ci si perde spesso senza annegare mai in quel profondo mare. Totò Mirabile Ed a me non resta che contare.Conto le stelle e non trovo fine, conto le pecorelle e non riesco a dormire, conto gli anni e sono vecchio nella giovinezza, cuntu i racconti ma è grande la fantasia, conto l'amore e amo tutti amando una sola, conto i miei capelli e ne trovo sempre meno, e dopo una vita di contare sempre non mi rimane altro che una cosa sola finire di contare cantando l’illusione.Totò Mirabile Il tempo giusto.Ma quandoè il tempo giusto?Durante il percorsodella nostra breve vitaci sono tanti tempi giustitutti legati tra di lorocome maglie di una catenache formano il tempo giusto,un solo tempo giusto.Or dunqueé sempre il tempo giustoper una parola buonache possa essere di aiutoe conforto in questavita meravigliosa.Totò Mirabile Na tassa ca paga ogni pirsuna.Certi voti m’addisiassi esseri ‘na furmiculiddrae trasiri puru ‘nta lu cchiù nicu pirtusiddruma la prescia è tali e la curiosità è tanta fortica vulissi vulari pi prima arrivari a distinazioni. Allura vulissi essiri ‘na muschitta vilinusa e spertae a tutti sti cristiani di politica vulintirusi ci dicissidi pinsari pi li vicchiareddri lassati a si chissi chissie di nun trascurari a li malati e a li puvireddri. Li tassi tutti l’avissimu a pagari e comu la muschittalu sangu a li ricchi ci avissiru a sucari di li vinie si iddri su sperti e nun si fannu mai ngagghiarila muschitta è chiù sperta d’iddri e nun si fa scacciari. Lu sangu ci l’avissiru a sucari di lu coria cussì ammatula arrascassiru la manciasciunipicchì nun ci passa si prima nun paganu la tassafaciticcillu a sapiri prima di sti novi elizioni. Allura cu paga li tassi menu tassi dunae senza nuddra distinzioni facennu accuradi li malati e di li vicchareddri picchì prima o poichissa è ‘na tassa ca la paga ogni pirsuna.Totò Mirabile. Splendean di beltà antica.Anche loro splendean di beltà anticapulzelle e maritate di quandotutto avea un gran valor nella vita. Come definir la bellezza di donna orase non un falso dipinto di mascheraredatto con mano incerta e insicura. Tremante il rimmel come pure la cipriaper non dir del capello e del pelo scurofrutto di brillante odorosa tintura. La bellezza antica trionfa sempreperché adorna di odori di cortilee ride al tempo e a chi di lei ride. Non c’è traccia laida lungo la sua viae soltanto la semplice beltà anticafa tesoro del segreto della vita.Totò Mirabile Cento pietanze al Padre.Anche se tu non fossi mio padrepuoi star certo che t’amerei ugualmenteperché il padre non è colui che dà la vitama chi ci ha cresciuto in questa vita.Anche se tu non fossi mio padresarei come il tuo cane scarno e mosciofedele sempre e che non andò mai viase non quando tu volasti e andasti via.Anche se tu non fossi mio padreio giocherò sempre col suo cuccioloperché il cane rischiò la sua vitaper salvare la preziosa vita tua.Anche se tu non fossi mio padreti aiuterei a segar le spesse tavolecome Gesù fanciullo fece col suoe ti farei una panca per farti riposare.Anche se tu non fossi mio padreti porterei cento pietanzecome fanno a San Giuseppetutti i devoti per farti cenare.Totò MirabileIn morte dell’amico Ninì.E dir del dolor provatoalla notizia appresae rimaner muto,fortemente addoloratoper la prematura dipartitae rimaner di marmo lìcome il caro amico Nini.Andando il genitor suocon il mio lungo stradedissestate e polveroselo rivedo indaffaratoad insegnarmi il truccoper ben filtrare il collantedi tanta colla mattolina.E ora con questa collaattacco il suo ricordoa quel 78 giri in vinileche girava per tutta Chiusae ora come allora danzafelice e sorridenteil caro Ninì Gendusa.Totò Mirabile Buon compleanno.I compleanni sono fatti per rifletteredolci ricordi da tenere vicino al cuore.Ogni anno che passa si diventa più grandima il cuore che ama è sempre più giovane.I momenti vissuti oggi sono sempre bellidomani dolci ricordi in questo mondo.Il tempo precocemente cambia e ci cambiain questa vita meravigliosa piena di sogni.I profumi sfuggevoli del freddo invernoE i delicati odori della stagione primaverile.Calde e sensuali immagini d’estatecon malinconici colori autunnali.E mentre danza la vita e le sue stagioniaumentano gli anni alla nostra insaputa.E se tutto cammina e va lontanoè bello andare in due mano nella mano.Credere in un grande amore veroé il più bello ed importante regalo.Totò Mirabile Angolazione galeotta.Una luce nuova sul tuo voltodi pesca come velluto dipintotra due splendidi occhi brillantie corvini capelli lucenti.E mirando la fugace immaginedi donna di bellezza sopraffinafermo le luci e le ombreche ti rendono più bella.Tu resti sempre nel soleanche quando il sole non c’èe la fugace immagineè lì sempre presente.Un’angolazione galeottafu quella che ti svelòquando il tuo sguardoil mio incontrò.Totò Mirabile Pensoso.Ieri le pareti dei muri presentavano tante crepeoggi le pareti dei muri sono tutte belle e liscema in questi muri di oggi cerco pensoso le crepeper scoprire nel tuo volto le tracce del tempo.Totò Mirabile Gli uccelli si posano nella mente.Quanti pensieri nella mente,figure effimere come dipinti astrattidi stormi di uccelli che si annidano dentro le caverne del cervello.Nuvole cangianti che si sformanoe si ricompongono di continuosecondo logiche e morali secolarida sembrare metafore di libertà.Gli uccelli si posano sulla mentecome i pensieri che volano con lorogodendo della stessa libertàdello stesso spazio e velocità.Suoni e luci sono i veri pensieriche nel tentativo di raggiungere la veritàlo spirito misterioso che è nel volo soffiacome il vento che soffia dove vuole.Da formulazioni rigide e precise definizioniImmagazzina solo idee preconfezionatee si rischia di rimare impigliati come gli uccelliin una rete vera posata sulla mente.Totò Mirabile Stidddra lucenti nta lu cori.Caminannu caminannunto mezzu di sta viacircannu circannu'nmezzu a stu voscu nfuscuvitti na cosa sbillicchiarie pusannu l'occhi nta li ramina gazza vitti pusaric'un brillanti tra li perichi lassa nterra caririappena iddra mi virie affirrannulu cu li manivitti a tia chi mi brillavistidddra lucenti nta lu corie stu voscu ’nfuscu e scuruavi a tia e tantu onuri.Totò Mirabile Marinaio di me stesso.Marinaio di me stessonel mare della vitacon vele sempre pienedi vento e di aria orientaleonde bianche spumeggiantiche profumano di maresbattute contro rocce rosicchiatescogli pieni di ricordi antichie conchiglie sulla sabbia.Marinaio di me stessonel mare della vitapiena di tempestecon raffiche impetuoseche ti portano alla derivain un labirinto azzurrodove ci si perde spessosenza annegare maiin quel profondo mare.Totò Mirabile Ed a me non resta che contare.Conto le stelle e non trovo fine,conto le pecorelle e non riesco a dormire,conto gli anni e sono vecchio nella giovinezza,cuntu i racconti ma è grande la fantasia,conto l'amore e amo tutti amando una sola,conto i miei capelli e ne trovo sempre meno,e dopo una vita di contare semprenon mi rimane altro che una cosa solafinire di contare cantando l’illusione.Totò MirabileLe bollicine volano leggere.Volano leggere nell'ariae si moltiplicano improvvisele bollicine scoppiettando.E nel viale non c’è più nessunosolo loro le piccole bollicineche brillano lontanee che illuminano il cammino.La strada sembra chiaracon le brillanti bollicineche scivolano sul mio visocome lacrime nel sorriso.Totò Mirabile. Arriverà il soleArriverà il sole tenue del mattinoe la speranza di un giorno miglioreArriverà il sole caldo dell’estatee la gioia delle lunghe giornateArriverà il sole che mi illumineràe ti accorgerai finalmente di meArriverà il sole fino al tuo cuoree la pioggia svanirà dentro al mareArriverà il sole e lo vedremo insiemeio con te e tu con me per sempreArriverà il sole dentro di tee il sole sarà dentro di me.Totò Mirabile Mondi nuovi. di Totò Mirabile (1^Parte) Mondi meravigliosi nella notte serena con silenzi profondi delle mute coscienze.
E nei profondi abissi scoprire vette altissime dove corre il tempo e gelano i ricordi.
Come in un volo planare sui rimorsi per le incompiute cose indefinite e tralasciate.
Aggrapparsi al vento e soffiare con il vento d’estate per rivedere tutto a rallentatore con una nuova dimensione.
Il sole ormai si è levato con una luce nuova e illumina il mondo di una frazione di tempo.
Il tempo di ognuno il tempo che non sa scandire quello che non concede pause quello che tutto consuma e divora.
Mondi nuovi. di Totò Mirabile (2^Parte)
Un sole caldo in questa estate come se si volesse riscattare perché il suo calore molto prima lo doveva fare.
Bastava un solo raggio di sole per illuminare questo mondo e tutto ciò che esso contiene per riscaldare chi di freddo perì.
E nella celeste muta solitudine dopo l’imprevisto acquazzone scoprire i colori dell’iride in un immenso arcobaleno.
Le meraviglie del mondo ed il suo Creatore sono state sempre qui a portata di mano.
E così arriva puntuale il tramonto e la sera e volgendo lo sguardo al mare lo perdo nel cielo.
Tutto è buio sulla terra ed in questa calda estate in questo mondo nuovo una lacrima scende dal cielo.
Il freddo marmo.
Un tiepido sole muto riscalda i ricordi della gente che in questo giorno corrono con tanti ceri e tanti fiori per essere presenti a spolverare il tempo posatosi sulle tombe. Il marmo è freddo e i cipressi si spostano per far penetrare il sole e i rami si piegano per dar posto al vento che spinge la speranza là dove tutto giace. Dove tutto non ha più nessuna importanza proprio dove s’impara la vera valenza con i fiori che profumano ma chi li può sentire chi li può vedere. I lumini accendono ma chi li può vedere… nemmeno la coscienza sente e vede in questo giorno loro e l’Eterno solamente vede e provvede. Il freddo marmo grida e dice di non piangere la loro assenza dal cielo ci amano come quando furono sulla terra. Totò Mirabile
Vorrei ritornar fanciullo.
Vorrei ritornar fanciullo non con la mente ma per davvero e ritrovarmi seduto attorno al braciere nelle serate invernali e sentir di racconti cavallereschi le letture della bibbia e i sermoni.
Vorrei ritornar fanciullo e correre sui prati verdi nelle miti primavere per vedere le rondini arrivare sentire i profumi dei fiori ed il gallo cantare.
Vorrei ritornar fanciullo e sentire la cicala frinire nelle lunghe serate estive in quel cielo di stelle cadenti tutti i desideri avverare e la cicogna cercare.
Vorrei ritornar fanciullo per giocare in quelle strade tra il fumo autunnale delle caldarroste e rivedere il melograno e i corbezzoli maturare.
Vorrei ritornar fanciullo e solo ora so che è tutto vero e quello che sentì dire lo dico e lo confermo che solo con gli anni si diventa fanciulli. Totò Mirabile
La dolcezza di una donna. (Dedicato a tutte le donne)
Cercar sempre la dolcezza nelle cose é stata la mia condanna che ci posso fare e se a volte ho stentato a trovarla facile mi è stato scoprirla nella donna.
Dir che tal dolcezza non dipende dalla sua bellezza è di certo scontato perché la dolcezza è dentro alla donna ed è la cosa più bella che si può avere.
Per questo ogni donna è bella perché in lei è posta la dolcezza che mi riempie il cuore e mi da forza in questo gusto amaro della vita. Totò Mirabile
ANCHE LUI FU GAGLIARDO
Cielo coperto d'un nero minaccioso case vuote dai muri sgretolati strade buie e quasi sempre polverose e cani scarni che sembran patire. Si sa e si guarda tanto però s'ignora quel vecchietto stanco egli un giorno fu gagliardo. Il sapore della vita è qualcosa che si aggrappa e di lontano si sente una canzone. Giunge in tempo quel garzoncello ma cosa fa quel bianco vecchierello? Quella verga che cammina tanta polvere poi innalza mentre l'altro fischiettando giunge presto al forno antico e se l'altro va a tendere la mano soltanto il cane scarno e moscio cede bene quel tozzo duro e la stradetta ha tanto onore. Totò Mirabile
Cavalieri erranti
Cavalieri erranti apparvero nel cielo che dopo aver vagato per tanti anni formarono un grande esercito e scesero sulla terra senza armi.
I messaggeri del Signore raccomandavano a tutti con accanimento l’amore come concetto universale.
Si spinsero avanti in ogni parte fino a quando scese in campo un grande e valoroso generale senza armi e tante parole buone.
Alla fine della missione raggiunse il padre eterno e piangendo chiese ancora il perdono per tutti quanti. Totò Mirabile
Furtivamente guardavo.
Furtivamente guardavo passeggiando di buon mattino quando improvvisamente tanti rintocchi di campane attirarono la mia attenzione. Furtivamente guardavo mentre camminavo piano piano e sentivo il vento impertinente che mi graffiava le orecchie con note d’organo suonate lievi. Furtivamente guardavo scoprendo dentro una voce decisa e allo stesso tempo invitante nel notare tutta quella gente che entrava festosa. Furtivamente guardavo quell’altare sovrastato da una grande croce di legno e tutti che mangiavano il bianco pane del Signore. Furtivamente guardavo il sorriso e la gioia di tutti avvertendo una sensazione assurda e tanto strana quella di andare via. Furtivamente guardavo se qualcuno guardava me perché improvvisamente mi spuntò una lacrima e fu festa pure per me. Totò Mirabile
Le differenze indifferenti.
Guardo il mare e vedo il cielo nel mare mi vesto di bianco e mi rivedo nero nel bianco dormo la notte e veglio di giorno nella notte a volte grido e dopo canto nel grido spesso sto muto e poi parlo muto amo la pace e faccio la guerra nella pace al rumore preferisco il silenzio nel rumore condanno e poi assolvo nel condannare pochi amici e tanti nemici negli amici angeli e diavoli volano negli angeli spunta il buio e trovo la luce nel buio la vita e la morte danza nella vita credo in Dio padre e vedo il figlio di Dio mi rivedo figlio eppure sono padre di mio figlio. Totò Mirabile
Ammirare la luna
Guardare la luna di notte e scoprirne il suo vero volto quante volte l'ho fatto e cercando cercando ho visto il suo viso sorridere oppure piangere un pianto spontaneo e scopro tempeste e primavere aquile e colombi volare nella notte illuminata dalla luna e quando gli occhi stancano a guardare arriva improvviso l'amore di un angelo che mi sfiora il viso e mi ristora e quella carezza speciale non riuscirò più a dimenticare. Totò Mirabile
Il gusto dolce/amaro della vita
Qualche volta lo ammetto mi sento un po' vecchia e sono i giorni peggiori. Penso che dalla vita non sia più il caso di aspettarsi molto in fondo ho superato il giro di boa ed ora il percorso per arrivare alla meta è più breve. Ma poi scatta qualcosa dentro un moto di ribellione al tracciato segnato. Ho bisogno di reinventarmi di vivermi e di sentire sentire l'adrenalina che scorre nelle vene di risvegliare l'adolescente l’adolescente sopita che è lì ad aspettare un cenno ed é allora che riscopro il gusto dolce/amaro della vita. Geraldina Mirabile
Bolle a grappolo.
Nell’immensità del cielo nella notte schiarita nuvole vaganti velano il volto della luna mirante le vie del mare che vendemmia bolle a grappolo di un effimero minuto che volano annullandosi mentre altre persistono come gli amici veri. Totò Mirabile
A Martina.
La nascita di una bambina sprigiona sempre allegria e cullata tra le braccia di stelle e circondata da tutti grandi e ragazzini nacque così una stellina che venne chiamata da tutti Martina. Dormendo di giorno e piangendo la notte vedendo il mondo con i colori dell’arcobaleno tutto il cielo per lei é sereno. Tutto ma proprio tutto, gli sembra una favola, senza nessun dubbio, e tutti gli regalano il mondo in una scatola con tanta allegria. Totò Mirabile
Ricorrenze.
Il 24 agosto di 37 anni fa’ incontrai per la prima volta Enza e da quel giorno mi ritengo un uomo fortunato. Era la fiera di S. Bartolomeo in quel di Chiusa Sclafani l'orchestra suonava e le cicale cantavano a festa. Totò Mirabile
La mia alternativa.
La mia ombra la mia anima il mio spirito ti raggiungono ovunque con il solo pensiero e tu che non ci credi e cerchi in giro per annegare e distruggere ciò che di bello ti è capitato nella vita la mia alternativa.
Totò Mirabile.
L'ansia.
Perche ti tremano le mani? Alza il tuo sguardo e guardami negli occhi! Non sfuggire! Non girarti! Il tuo cuore pulsa ed è bello sentirlo tra le mie mani che delicatamente accarezzano anche il tuo giovane viso! Lasciala da parte l'ansia questa sera e corri sulle onde del mare! Liberati e spogliati da quei veli secolari e tutto sarà diverso e diversa sarà la tua vita. Totò Mirabile
Ti cercherò.
Credere di poter vivere senza amare non è possibile e per questo voglio evadere da queste grigie prigioni e stringerti sul mio cuore subito senza perdere tempo Ogni attimo è prezioso ti cercherò e ti troverò dovessi morire e quando ti avrò trovata mi avrai trovato per sempre ti amerò. Totò Mirabile
Una poesia scritta a Paola.
Dove siete?
Amici dove siete? Vi chiamo ma non mi sentite, forse dovrei urlare il vostro nome e chiamarvi uno ad uno, ecco forse questo dovrei fare per sapere se ci siete e se mi vedete. Amici dove siete? Bussate non temete la porta è aperta e se entrate cantate ed il suono di chitarra vi accompagnerà nella vita amici amici dove siete? Totò Mirabile
Lo Stagnone d’oro
Al calar della sera ritornano festose le barchette di mille colori rendendo onore allo Stagnone che di Marsala è orgoglio e vanto dove in lontananza posa il sole che lo trasforma in oro puro in un mare bianco di sale tra i mulini che al vento girano le pale. Applausi di visitatori si sentono nell’aria stranieri venuti in massa per acclamare la sceneggiatura naturale con attori antichi che danzano una tarantella insieme al sole pirati di tramonti celestiali mentre il sole cade leggero trattenuto dalle mani di amanti che giurano amore eterno all’eterno sole dello Stagnone.
Totò Mirabile
In un giorno speciale.
In un giorno qualunque uno di quei giorni che vai avanti per conto tuo come se tutto fosse inutile e vano dando un calcio ad una vecchia lattina improvvisamente incontrai il tuo viso e dai tuoi occhi cristallini in questo giorno in un giorno qualunque entrasti nella mia mente in un giorno speciale. Totò Mirabile.
Una storia a prova di memoria.
Perché vuoi serrare la tua finestra e allontanarmi dal tuo cuore lasciando fuori il vento di aprile quel vento che ti sa accarezzare.
Il vento che ti aiuta a sfogliare le pagine di quel libro scritto insieme sopra lo scorrere delle stagioni la vita mia la vita tua in un fiume.
Ma quel gesto della tua mano sicuramente è per aprire la finestra per spalancare il tuo cuore nudo ed offrirmi il tuo bel seno.
Inutile il vetro che traspare e così scriveremo una storia senza precedenti di sicuro perché a prova di memoria. Totò Mirabile
La pizza Il tuo si mi riempie di gioia questa sera una sera calda dove tutto è caldo il mio sangue malato mi bolle dentro le vene un'afa soffocante in questa sera d'estate che nemmeno le pale del ventilatore. riescono a calmare sarà forse colpa del forno che è pronto per ricevere la pizza la cena di questa sera al ristorante di casa. Oh come sarebbe bello mangiarla dallo stesso piatto non importa il gusto perché a me piace in tutti i modi ma quella che preferisco è la pizza salernitana. Totò Mirabile
Le mie poesie Le mie poesie forse sono morte e seppellite loro e gli animi che all'ombra riposano come foglie cullate dal vento del nord a volte gelido o caldo a seconda dello scirocco e tu non me ne parli nei ricordi profonda osservatrice del tempo che rotola un mondo tutto mio tutto tuo in quella lacrima o in quel dolce sorriso e così vivono e non sono morte le mie poesie che leggevi tu. Totò Mirabile
Anime nel buio. Di notte senti le anime che vagano sopra la pelle dal respiro lieve e tra le pietre della tempesta restano frammenti di lance rimbalzate dai scudi di ferro che hanno salvato il corpo ma la mente è sconfitta perché la perdita è grave se un filo d'erba stenta a crescere abbeverato da solo sangue e si dimena al vento e rimpiangi le piogge di acque cristalline. Totò Mirabile
La pioggia
La pioggia cade leggera bagnando i ricordi di una sera quando mano nella mano si procedeva piano piano in un cammino roseo e bello stretti stretti sotto l'ombrello ma il destino con il suo odore frantumò il nostro amore e inciampando nel cammino mi sedetti sul primo gradino ma ora forte più di prima ho ritrovato la mia stima e chiusi i ricordi nella borsa m'avventuro in una nuova corsa. Totò Mirabile
Certe volte ti vedo.
Certe volte ti vedo, ti vedo ovunque, ovunque riposa un raggio di sole. Ti vedo certe volte attaccata alla luna che di bellezza ti espande tutto intorno. Certe volte ti vedo e sento il tuo profumo sprigionato dai capelli tuoi al vento. Ti vedo certe volte anche quando non ci sono e per paura come un vile non mi muovo Certe volte ti vedo ma come risponderti in questo momento cosa dirti se tremo. Ti vedo certe volte e ho paura perché è forte il tuo richiamo.
Totò Mirabile.
Il giardiniere del mondo.
Misero me che piange e si dispera nessuno vuole regalarmi cinque minuti dico cinque minuti non dico di più che sono cinque minuti in un giorno?
Nulla sono, eppure non si trovano, nessuno si ferma, nemmeno tu, è inutile. Fermati ad ascoltare chi ti deve dire cose altrimenti non riuscirò a strapparti parole.
Le parole che mi piacerebbe sentirti dire vana è la speranza tra spine di rosa che pungono i miei sogni e non mi fanno dormire mentre i petali sono sotto i tuoi sogni d'oro.
Riposa come se fossi tra le mie braccia ed é vero che vorrei essere grande per coprirti e non farti soffrire il dolore delle spine vorrei per me le spine ed i petali lascerei a te.
sognami almeno in questa indimenticabile sera come se fossi io l'unico giardiniere del mondo che coltiva rose ed ha cura della tua rosa musa ispiratrice inafferrabile desiderio.
Profumo soave,rosa di petali rossi vellutati come i miei pensieri e le mie notti tormentate giardiniere del mondo senza cesoie affilate per non sradicare mai il mio ed il tuo amore.
Totò Mirabile
Come é strana la Vita.
La vita, per una volta, ha scorso nel senso contrario. Io che ho generato lui, sono stato nuovamente rigenerato da lui. Mio figlio s'é fatto madre e, rischiando più che in un parto, ha dato a me, suo padre, la vita come ad un bambino. "Risponde il figlio": Non é così! Tu hai donato a me tutta la vita io solo un attimo, sono e sarò sempre in debito con te ti voglio e vi voglio bene. (Grazie amici miei) Totò Mirabile
Di notte.
Senti le anime che vagano sopra la pelle dal respiro lieve e tra le pietre della tempesta restano frammenti di lance rimbalzate dai scudi di ferro che hanno salvato il corpo ma la mente è sconfitta perché la perdita è grave se un filo d'erba stenta a crescere abbeverato da solo sangue e si dimena al vento e rimpiangi le piogge di acque cristalline. Totò Mirabile
Non parlare. Perché parlare se i tuoi occhi esprimono ogni cosa che solo io so capire non parlare non è il momento di dire e gridare nemmeno sottovoce voglio sentire le tue parole oggi desidero scrutare con gli occhi il tuo cuore perché ogni suo battito è un bacio d'amore. Totò Mirabile.
Se fossi un indovino
Vada signora vada lontano ognuno per la sua strada chissà dove la porterà la sua la mia sicuramente sarà solitaria. Una via che non percorre nessuno una strada che tra salite e discese attraversa mondi nuovi e remoti ma di lei signora che ne sarà? Quale sarà la sua strada? Se fossi un indovino le indicherei i fossi e le direi come evitare le pietre grosse quelle che possono far cadere.
Oh! Se fossi un indovino la porterei lontano da quei pendii che sembrano alleggerire il cammino ma che nascondono insidie pericolose. Forse la prenderei per la mano oppure la caricherei sulle mie spalle se io fossi un indovino vorrei però non indovinare la sua anima. Perché quella è sua e solo sua osando dire che è mio il suo cuore perché mi nutro di illusioni sebbene non sono un indovino. Totò Mirabile
Momenti
Non pensare che gli altri stiano meglio di te se io che mi lamentavo di non avere le scarpe incontrai uno che non aveva i piedi! Goditi il presente caro amico/a mia l'aria della vita senza la quale non puoi respirare tutto il resto sono momenti credimi che sebbene importanti o meno estano sempre momenti. Totò Mirabile
Giovane e bella signora.
Brutto giorno oggi! Mi hai girato le spalle anche se la spalla è bellissima giovane e bella signora. Molto sensuale ma preferisco il tuo viso bello da fanciulla come anche la tua spalla. giovane e bella signora. Il tuo sorriso dolce e profondo da lasciarmi stordito giovane e bella signora. Lasciami il tuo profumo sciogli i tuoi capelli dammi un segnale giovane e bella signora. Basta poco per rendere felici e se poi è un bacio cosa mi resta da chiederti giovane e bella signora. Più di ciò non ti chiedo però io son sicuro che ci sarà un furturo giovane e bella signora. Totò Mirabile
Il tempo vola
Ci avviamo alla fine di un'altra settimana! Il tempo vola e dove vola lontano non si sa! Vola vola e ci avviamo alla fine del giorno! Quando arriva la bruna sera andare a dormire! Passati i giorni anche di questa settimana! Totò Mirabile
Com'é mutevole la luna.
A volte vorrei toccarla con la punta delle dita e sfiorarla lievemente come quando si suona il pianoforte sciogliendo note che si disperdano piano piano con fluidi ritmi e lunghezze lievi. La luna sempre mutevole che riscalda il cor anche se si nutre di freddo e di gelo vero nelle notti dove regna la perenne quiete e riempie l'anima nei mutamenti dell'umano. La luna che mi fa sognare sospirati amori naufraghi galleggianti che riemergono come i delfini balzanti che danzano allegri e così m'illudo di toccare la mutevole luna. Totò Mirabile
La vita è bella,
perchè anche se ci priva delle cose care, ci ha dotato di memoria, che ci fa rivedere le cose che non possiamo più toccare. Totò Mirabile
AMORE LONTANO
Sguardi freddi di giovani soldati che al silenzio ritornano alle camerate cercando di mascherare il gentile pensiero che dal viso traspare con tanto gelo. Col pensiero rivolto all'amore lontano col cuore immerso tra ruvide lenzuola non può nascondere nel silenzio delle fredde camerate una frase bagnata da lacrime salate: "Buona notte Amore". Totò Mirabile
Benvenuta primavera!
Puntuale ritornò la mia rondinella come pure la mite primavera e io che pensavo di non vederla più la vidi volteggiare in quel cielo sereno come se mi volesse salutare e quando alzai il braccio per ricambiare vidi che chiamava altre rondini che sembravano più giovani di lei e dai tanti voli acrobatici compiuti capì che quelli erano i suoi rondinini e applaudendoli per quei numeri non feci altro che ripetere: Benvenuta primavera!
Totò Mirabile.
La vita è fatta di bollicine.
Tante piccole bollicine che evaporano e si perdono nell'aria ma quelle speciali le grandi bollicine rimangono per sempre come te evanescente di realtà sublime fortemte radicata nel mio cuore. Totò Mirabile
Quante volte non ho dormito!
Da quella notte non ho dormito più perché ascoltavo i battiti del tuo cuore e pensavo come sarebbe stata la tua e la nostra futura vita. Questo desiderio divenne realtà dopo nove mesi di aspettare e la vita apri le porte a noi due quando tua madre disse tra i dolori: Padre questa è tua figlia! Figlia questo è tuo padre! Quante volte non ho dormito! E da quella notte non ho dormito più e da quel giorno prima in braccio e poi per mano ci avviammo per raggiungere un punto lontano. Il primo giorno di scuola la scuola elementare le tabelle di luogo la fronte che scottava il mal di pancia e il ginocchio scorticato. Quante volte non ho dormito! E da quella notte non ho dormito più la prima comunione ed il piffero sulla sedia con la media del sette e dell’otto ed il motorino tutto rotto. Il diploma con la grande festa la laurea con l’alloro meritato la mia bella principessa con la corona in testa tutto è appena cominciato. Totò Mirabile
Un legame che si chiama amore.
Non ci sono cesoie per tagliare le ali ad un amore non ci sono sbloccanti per svitare un dado dal bullone l'antica ruggine ormai ha fatto da collante tra di noi e dire alle stelle di farci largo in questo spazio e come chiedere ad una madre di staccare il figlio dal proprio seno per privarlo della sua natura. Il cielo non può stare senza le stelle luminose testimoni dei nostri giuramenti e delle brevi corse in riva la mare se tutto intorno è immensa gioia e tra un bacio e l'altro steso fu il collante buono da non temere la pioggia da poterlo sciogliere perché speciale è quel legame che si chiama amore. Totò Mirabile
Esserci sempre.
Sempre ci sono stato anche quando tu non lo hai voluto sempre ti ho conservato dentro al mio cuore saccheggiato. Sempre ci sono stato anche quando le tempeste mi hanno sbattuto al muro e sono violentemente caduto. Sempre ci sono stato sogno rosso non realizzato promessa sacra per la vita querce robuste di montagna. Sempre ci sono stato ed aspettando seduto appoggiato ad una verga a volte ti ho cercato. Totò Mirabile
Tu donna nata.
Sei la mia schiavitù femmina odorosa. Sei la mia libertà come aquila rapace. Sei la mia carne che brucia nuda. Sei la mia anima come le notti d'estate. Sei la mia Sicilia e i papaveri rossi. Smeraldi i tuoi occhi grandi come il mare. Tu sempre vittoriosa su di me meschino. Sei la mia nostalgia inaccessibile ricordo. Tremo di fronte a te Venere dal nudo seno Non ti afferro subito altrimenti ti perdo ora. Totò Mirabile
IGNORANDO
Tu che per natura non sei un vivente, e vorresti a qualsiasi costo vivere non sai che pur sconoscendo la vita vivi il tuo essere di grande componente. Ignorando la vita vivi il tuo essere perchè chi conosce la vita desidera alcune volte anche una morte crudele e spesso chiede e supplica di morire. Morire ed essere per natura un morto e poi rimpiangere di non esser tra i vivi. Totò Mirabile
La mente inpensante.
Quando il cervello non pensa, eppure mia madre è una vita che accudisce mia sorella nata sana ma invalida da 18 mesi caduta da una scala con traballanti pioli, traballanti sono pure i sensi. E se le persone le dicevano che era meglio morisse se doveva rimanere così lei rispondeva che erano pazzi perché la sua creatura sarebbe guarita di sicuro ma altri non ci sperarono e continuarono ad ammazzare non solo con il loro pensiero ma anche con azioni di una mente inpensante. Totò Mirabile
Tu, maestro.
Versa non ti preoccupare, perchè il the versato e che fuori esce dalla tazza, non va perso! Non vedi quanta gente assetata c'é intorno!? Cieco sei Mestro or dunque diventato? I lamenti non li senti? Allora continua a versare questo thè amaro come il fiele e dolce come il miele e non curarti solo della mia mente ma fatti un giro e incontrerai tanta gente. Totò Mirabile
Oh fanciulla fanciulla.
Oh fanciulla che ti nascondi sotto il tavolo e quando ti scorgo devo far finta di nulla altrimenti tu perdi l’entusiasmo del gioco e piangendo ti allontani dietro il muro. Oh fanciulla dall’occhio che spunta piano dallo spigolo tortuoso per spiare se ci sono e io ancora far finta d’ignorare il tuo richiamo volgendo lo sguardo alle profonde crepe. O fanciulla non correre quando giro l’angolo rallenta la tua corsa perché di più non posso bella la tua età ma io all’improvviso l’ho persa il tempo è passato e mi attacco alla tua mano. Oh fanciulla che mi tiri violentemente non distrarmi e restituiscimi il mio tempo quel tempo di quando non si chiedeva veniei proiettandoci a due angeli della nostra genie. Totò Mirabile
Capaci di ascoltare. (Dedicata a Michele Fici)
Quando scrivo le mie poesie e le leggo agli altri con piacere spesso vedo spuntare in loro qualche piccola lacrimuccia.
Allora proprio in quel momento scopro che quei semplici versi hanno un valore straordinario per me ma soprattutto per loro.
Si! Proprio quelle lacrime delle persone capaci di ascoltare non sono altro che la tenerezza e la sensibilità del loro cuore. Totò Mirabile
Una sottile canna.
Vorrei soverchiare il mio cuore.
Come andare avanti con un cuore violentato?! E la vita continua consapevoli di averla sciupata ma tu cara amica in questo giorno goditi la vita ancora di più di come hai fatto fino a ieri passato nella speranza che una luce nuova accenda nel cielo e così afferrandola e stringendola tra le tue mani possa tu illuminare noi soffiandola tanto lontano da arrivare sino a noi in questo tuo compleanno ed un canto sentirai nel cuore cantato da noi i tutti amici che ti vogliono sempre bene e così soverchierò il mio cuore senza violentarlo . Totò Mirabile
Soffia un vento nuovo.
Non sapevo come raggiungerti e mi smaniavo dentro vibrando come fossi corde di chitarra suonate dal vento impertinente noiso antipatico e snervante.
Lo afferrai e lo spogliai ed indossando i suoi vestiti divenni io il vento per sempre e giunsi a te delicatamente agitando i tuoi lunghi capelli.
Ed il tuo viso si riempiva di loro e invano celavano il tuo sorriso e nascondevano i tuoi occhi perchè io ero tra i tuoi capelli soffia un vento nuovo 'sta sera. Totò Mirabile
La stella di capodanno.
Una stella scese dal cielo e si posò sulla terra quando ad un tratto mi vide e si avvicinò e con fare curioso mi chiese cosa stavo a fare constatando che contavo le stelle del cielo. A che potesse servire quell’impresa grande se nella conta qualcuna di loro poteva saltare se gli occhi stanchi potevano tradire oppure altre si sarebbero spente prima. Mi disse che era un’impresa assurda e che era meglio lasciar perdere tutto anche se si era all’inizio di un anno nuovo la conta alla fine sarebbe stata imprecisa. Molte stelle vedi dall’inizio alla fine dell’anno che passano nello sfondo azzurro del cielo e contarle è difficile perché la durata della vita non basterebbe mai per contarle tutte. Desistetti dunque ed orientai l’attenzione a mirar la bellezza delle misteriose stelle e come i poeti le cantai al mondo intero in questo nuovo giorno di capodanno. Totò Mirabile.
Senza assaggiare.
Le bollicine di quel bicchiere d'acqua non mi dissetarono in quel caldo giorno quando l'estate è al centro del tempo come non mi dissetarono i tuoi baci perchè pieni di pensieri e d'amarume antico come le crepe di quei muri scorticati. E dire che quell'acqua frizzante era la mia forza il mio carburante ma cosa si può fare per chi non ne beve per chi rinunzia senza assaggiare in un giorno d'estate quando il caldo il sole e certe idee ti fanno morire. Totò Mirabile
Questa donna di questa sera.
Sento spesso la voglia di raccontar la mia vita la mia vita vissuta che si appresta a raggiungere il traguardo un traguardo che vorrei stesse il più lontano possibile e avere così più tempo per stringerti tra le mie braccia per farti capire donna che sei l'elemento che muove il mondo. Eppure correndo corriamo senza accorgerci di nulla di ciò che ci circonda senza afferrare le cose belle della vita ed addirittura sfuggirle e persino evitarle ma cosa fare quando tutto sta per scomparire … Forse stringerla in un abbraccio interminabile e non mollarla mai questa donna di questa sera dai mille colori e dai silenzi infiniti come il vento a volte leggero come una carezza a volte impetuoso come uno schiaffo sul viso. Totò Mirabile
NATALE AL MIO PAESE Tra poco sarà Natale e chissà perché mi assale una nostalgia improvvisa e sento il cuore che mi dice che vorrebbe rivedere cose antiche conosciute. Vorrei tornare al mio paese con una cometa piena di ricordi che rischiarasse la mia strada e pian piano mi portasse via in modo certo e veritiero senza vagare con la fantasia. Eppure vago nella chiesa madre del mio antico piccolo paese come fossi uno straniero perché nessuno mi riconosce e così la solitudine mi gela più del freddo della chiesa. E' giunta mezzanotte sull'altare coperto di fiori nasce il nostro bambinello tutti si fanno gli auguri ma solo resto io sulla panca perché rimango sconosciuto. Tu scendevi dalle stelle anche per me bambinello e ricordo che restavi stupito quando con mia madre tenendomi a mio padre ti portavo tanti doni. Ma più di tutti stupito resto io con la melanconia di questo natale al mio paese vissuto con la fantasia di esule che ha capito a sue spese che il natale è in ogni paese. Totò Mirabile Ieri 19.12.2010 alle 13.48
Una inutile goccia.
Molto spesso ho rinunziato a fare e a dire tante cose che sembravan forse superflue o di sicuro superate a seconda dall’angolo di osservazione. Cosa avrebbe fatto una parola di conforto al mare in tempesta che sicuramente tra le onde rumorose non sente e non ascolta!? Niente avrebbe fatto quell’inutile goccia che nulla fa e farà. Eppure la voce guida mi disse di giocare alla sisal per vincere perché chi gioca una possibilità di vincere almeno c'è l'ha in questo mare agitato ed in rivolta. Totò Mirabile
Amata per davvero.
Dimentica il cervello e ascolta il cuore l'unico cuore che ti vuole bene “è il mio” sicuramente si ma a volte il cuore si fonde con un altro cuore anche se virtuale. E la donna non volle saperne lei aveva bisogno di contatti veri aveva bisogno di essere stretta amata per davvero in un amplesso di piacere che solo il reale seppe dare paradiso d’amore. E pianse di dolore subito dopo nel reale e fu così che capi che l’amore può essere un sentimento di godimento personale e le onde lo trasmisero con la forza del pensiero. Totò Mirabile
Aspetto e spero
Aspettando...aspettando, fini per ritrovarmi canuto e come tutti invecchiando in silenzio aspetto muto. Aspetto e spero ogni dì, guardo l'orizzonte per vederla e a volte mi pare fosse qui nuda senza veli per coprirla. E se tutto arriva aspettando anch'io aspetterò perché é sicuro che quando arriverà falciando una luce diverrà il mondo oscuro. Totò Mirabile
Lacrime
Calde lacrime scorrono sul mio viso che arrivano fino alle mie labbra. E sento il loro acido amaro sapore amaro come il veleno che la vita ogni giorno ci costringe ad ingoiare e non c'è modo di fermarle e non c'è modo di nasconderle e non c'è modo per non piangere. Agostina Patti
L'attesa
Non c'è niente di più brutto quando si vive la propria vita in base alle decisioni che gli altri prendono per te tanto che la vita non è più tua e così si attende per sempre il momento della liberazione cioè la falce della morte. Agostina Patti
La vita non è un destino.
La vita scorre velocemente come l’acqua di un fiume in piena che durante il cammino prende e porta via tutto ciò che incontra senza guardare in faccia nessuno. Cosicché mi sedetti sulla sua sponda per pormi delle mete da raggiungere e con un sasso bagnato da quell’acqua affilai la mia falce ed iniziai a mietere. Tagliai tutto ciò che era inutile e di quella gramigna mi liberai per riacquistare la mia libertà pur restando incatenato a lei. Perché quei due occhi dolci divennero la chiave della mia vita la vita che non è un destino perché il destino siamo noi. Totò Mirabile
La musica è musica.
La musica suonata dal maestro Giuseppe Di Benedetto é musica! E per dirla alla Johann Sebastian Bach questa musica mi aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori. Il pianoforte parla perché la sua anima si é sciolta e vola tra le dita del pianista che saltellano tra tasti bianchi e neri sprigionando suoni e ritmi che provengono dal suo cuore di bambino di quando nella Banda di Chiusa suonava i piatti seguendo al passo il nonno e tutti lo guardavano stupiti perché convinti che dal suo cuore, dal suo cuore di uomo, la musica sarebbe diventata grande ed oggi quelli di allora applaudono a mai finire Giuseppe e possiamo continuare a dire bravo maestro Di Benedetto. Totò Mirabile
Li irita di li mani.
Un vecchiu dissi a un picciottu: vidi sti manu? Ci su deci irita! Sunnu tutti irita, però, ognunu di sti irita é diversu di l'atru! Unu é cchiù longu e unu é cchiù curtu, unu é cchiù grossu e unu é cchiù siccu e poi ci nn'é lagnusi e travagghiatura! Li irita di la manu manca sunnu cchiù lagnusi rispettu a chiddri di la manu dritta! Però ci sunnu puru l'eccezzioni e perdunchi tutti li cosi sunnu boni e tutti li cosi sunnu tinti e accussì su li cristiani ci nn'é di tanti maneri, picchì accussì piaciu a lu Signuri! Totò Mirabile
Il compleanno
Il panettone preparato da mia madre tutto tondo e d'orato in mezzo tagliato e spalmato con un cremino di latte . Che gioia se una pioggia di diavulicchi vi cadevano su e ricoprivano la crema con dei pezzetti di cioccolato fondente. Sparsi di quà e di là mi facevano brillare gli occhi ed ingoiare la tanta improvvisa acquolina in bocca. Un po' di crema lasciata nel pentolino mi veniva data come una sorpresa e così finivo per raschiare il fondo. Una torta saporita e generosa fatta da mia madre ed in regalo solamente un paio di scarpe nuove. Totò Mirabile
Un bacio specificato
Non serve a nulla specificare un bacio é sempre misterioso perché l'hai specificato? Attendo risposta che non c'é perdutasi nel vento sarà così di vento, di pioggia e di sole ci nutriremo e come due angeli ce ne andremo in giro volando al di sopra delle alte nuvole dove non potranno vederci mai mille baci non ci basteranno e senza più specificare donna affascinante donna della notte viva e presente nei sogni miei se lontana di giorno ti afferrai. Totò Mirabile.
In un sogno in bianco e nero.
Ho paura di non sognarti questa notte perché c’è tempesta nel mio cuore e solo me ne andrò per vederti nell’infinito e puntando la rotta sul tuo faro in un baleno raggiungerti ed approdare su isole lontane dove non c’è più nessuno. E se sei rimasta ad aspettare dove son cascate le nostre aspirazioni e se guardi ancora verso il sole vedrai che sarò giunto lontano nella mia vera realtà dove non c’è più solitudine dove una nuova vita coltiverò e raggiunta la maturità liberando gli occhi da infinite pagliuzze approderò alla tranquillità. E sarà la vita a tutti i costi divenendo il grano la mia vita e come un cavallo ti corro incontro in mondi sconosciuti e nuovi e quel vecchio casolare trasformerò in un castello per te con tanti fiori rossi in un sogno in bianco e nero. Totò Mirabile
L’amore è visibile.
Conservare il ricordo di un amore era come conservare me stesso ma non giovava a niente nasconderlo perché l'amore ci cerca e ci insegue. L'amore scoppia all'improvviso esplodendo fino a sfiorare le campane dei più alti campanili e non serve a nulla nascondersi. E’ vano rifugiarsi nella penombra di antiche sacrestie custodi solo di dominò e false maschere tanto l’amore è sempre visibile. L'amore è una forza irresistibile che fa calare giù ogni maschera ed è un illuso chi evita di amare per non svelare le proprie nudità. Totò Mirabile
Paisana di paisi 8
Cammaratisi dammusara Canicatti pi la recina italia Comitinisi surfatara Favarisi ‘n mezzu l’acqua Gruttisi rutta nta li rutti Ciancianisi ciancianeddra Castelterminisi surfatara Empedoclini (marinisi) Sanbiagisi Platanisi Santangilisi Mussara. Totò Mirabile
Paisana di paisi 7
Ragusani scecchi e vecchi Notisi mennuli e turruna Sortinisi apara Vitaloru lu furmentu ci pari oru Alcamisi mulunara Calatafimisi chiangi rumanu Girgintari minnulara Alessandrinisi Ruccisi Calamunacisi cangia cavaddi camastrisi ‘ncatinati Totò Mirabile
Paisana di paisi 6
Bivonisi spergiara Sciacchitani pisciara Tortoriciari campanara Camastrisi critara Baarisi pupara Carinisi cani Mezzujusari greci e latini Pollinari mangia manna Giarratanisi cipuddrara Modicari vaccara. Totò Mirabile
Senza chiedere nulla.
Non chiedo nulla ho tanti sentimenti da dare infinite parole buone gesti affettuosi fatti e rifatti petali di rose profumati di speranze sognanti con gli angeli cantanti che danzando con le stelle sembrano anime vaganti oracoli per tutti e per gli amanti che si nutrono di poesia al calore d’un fuoco lento che brucia le mie forme e perdo i miei contorni per far vivere nelle stelle le mie nuove essenze senza chiedere nulla. Totò Mirabile
Paisana di paisi 5
Palermitani baddrarioti Chiusalini ficu fatta cadimi mmucca Cerdisi carcucciulara Ciminnissi bannisti Castellucisi tilarara Floristisi caciottara Trapanisi salinara Ericini di lu munti Musulumisi ncachì Batioti portualli. Totò Mirabile
Paisana di paisi 4
Favignanisi tunnara Quisquinara fochisti Bruntisani pistacchiara Leonfortisi fava longa Cesarisi nivuri e purcara Liparoti chiappari salati Nasisi olivi casi casi Sanfratiddrara cutiddrara Castelbonisi manna e manna Usticara linticchiara. Totò Mirabile
Paisana di paisi 3
Santuvitisi cuscusara Pantisci e sciccareddi Caltabbilluttisi catapani Sant’Annisi chitubi Custunacioti cavatura Palazzola fungiara Ericini tappitara Pacicota mulunara Mazzarisa pisciara Margaritani pi li cirruna Totò Mirabile
Paisana di paisi 2
Chiusalini cun’occhiu Giulianisi porri e cuccuzzuna Sammucara babbaluciara Corlionisi cu li corna tisi Marsalisi asineddi Trapanisi fangara Partannisi passuluna Catanisi sordi favuzi Sciacchitana critara Rivilisi pirrittuna. Totò Mirabile Mostra tutto
Paisani di paisi 1.
Chiusalini pi la cirasa bona Giulianisi assittati 'ncapu un pizzu cu tri cantari a lu capizzu Burgitana malandrini Busacchinara pi la scalora bona Cuntissioti pi li picciotti beddi Palazzioti carvunara Prizzitana morti di friddu Campofioritana prescia avemu Palermitana scorgia tagana. Totò Mirabile
Nessuno
Vorrei essere nessuno e come Ulisse chiamarmi per sempre Nessuno senza mentire ai giganti ma essere nessuno di nome e di fatto meno dell'effimero fatto di niente e senza niente nessuno immateriale come la terra di nessuno nessuno nessuno vorrei essere nessuno né aria né vento nulla di nulla semplicemente nessuno. Totò Mirabile.
La chiave.
Cercarono la chiave per anni si diedero da fare con ostinazione e tra i sudori ed i tanti affanni non gli rimase che la delusione. Sembrava facile aprire la porta ma tanto fu solida e caparbia che fu inutile la strada corta e furono loro a morire di rabbia. A turno tutti ci provarono dai dittatori ai democratici e pure i filosofi parteciparono persino poeti e gli ultimi romantici. Niente però ci fu da fare la porta non venne aperta mai perché chi poteva sapere che la chiave siamo noi. Toto Mirabile
La mia donna è.
La mia donna la tua donna la nostra donna quante donne sono tutte in lei la mia donna moglie amica angelo amante madre come lei la madonna la mia donna é una donna tutto questo é la mia donna. Toto Mirabile
Niente é lontano.
Pensavo che tu fossi lontano ed invece eri proprio dietro l'angolo io che ti cercavo in continuazione eppure ti avevo molto vicino quasi a uno schioppo di fucile ma come non ci avevo pensato prima e mentre impazzivo per vederti la notte ti sognavo che piangevi quando mi aprivi la porta del cuore e mi raccontavi le lunghe storie al suono del tam tam del tuo cuore amori assurdi e contrastati e volevo sfiorarti il viso invece eri lontano non c'eri ma ad un tratto il sole del mattino mi illuminò e ti vidi splendida a due passi dalla mia fantasia così mi avvicinai tremante e stringendo le tue mani capì che niente é lontano. Totò Mirabile.
Le anime vaganti.
Tutte queste anime vaganti sono persone che nella loro vita non hanno mai donato nulla al prossimo nemmeno un sorriso e non hanno versato mai una lacrima per nessuno, queste sono le anime vaganti che girano e sfilano zitte di fronte ai miei occhi. Totò Mirabile
Care cugine,
la mia simbolica spalla su cui potersi appoggiare é vostra in ogni momento della giornata! Quando volete appoggiatevi pure sulla mia spalla in modo che nel vorticoso ballo della vita possiate voi rimanere sempre in piedi senza giramenti di testa e così affrontare la vita come amazzoni invincibili ed ammirabili! Voi del resto siete dei Mirabile! Possiate voi dormire serene in questa notte che gira e gira presto diventerà mattina! Totò Mirabile
Il mondo gira.
Lo vidi e lo afferrai il mondo poi leggera lei lo prese e lo passò all'amico che a sua volta lo diede all'amico e così via per sempre e sempre. Come una palla é il mondo solo che invece delle mani si usano i piedi ed il mondo girà e gira a forza di pedate e gira sempre il mondo. Totò Mirabile
L'arcobaleno.
Quanti sogni vidi passare sul ponte un ponte ad una sola grande arcata un arco con tante strisce luminose sospeso nell'aria dopo un temporale uno di quelli che gettano pioggia a non finire per cancellare i ricordi e far nascere nuove passioni colorate dai colori dell'arcobaleno del cuore e distinguendo bene ora i loro volti cammino a braccetto del mio amico che amico non è più se vede come me gli stessi colori di quell'arcobaleno disteso lassù nell'immensità del cielo. Totò Mirabile
Le onde del mare.
Una vecchia zingara di cento vesti adorna con un cane scarno, moscio e vecchio pure lui appoggiandosi ad una secca e vecchia verga lentamente procedeva lungo la riva del mare. Il mare, quanti misteri nasconde il mare che spinto da un leggero vento di ponente mi accarezzava le gonfie caviglie sedentarie schiarendo e addolcendo la mia pelle con il sale. Procedendo finalmente c'incontrammo e in quel momento guardandoci negli occhi ci fermammo come d'accordo a sostare per riprendere fiato io, il cane e pure lei. Buona sera signore! Mi disse la zingara: Non esprimere mai un desiderio a ogni onda che si infrangerà sui tuoi piedi doloranti perchè le onde del mare non finiscono mai. Totò Mirabile.
Una nuova luce.
Vidi apparire una luce nuova una luce che finemente cantava con suoni di una delicatezza estrema come la sua piccola giovane figura. Il suono delle corde di chitarra pizzicate dalle sue sottili dita venne stoppato e aperti gli occhi la musica mi entrò nel cuore. Una voce tanto particolare tra note danzanti e ritmi nuovi che alimentavano la mia emozione il primo agosto di una notte stellata. Totò Mirabile
Un nuovo giorno.
Ho visto il sole spuntare all'improvviso regalarmi un'alba fresca premurosa con un silenzio interrotto solo a poco poco dal cinguettio degli uccelli di tante specie e mentre le tortore e i colombi volano e io con loro osservo il barbagianni appollaiarsi sul ramo di un pino ed i pipistrelli nascondersi nel buio più profondo dove il sole non li colpisse. Pure i due gattini mi fanno compagnia e mi osservano stupiti nel veder le mie mani agitarsi sulla tastiera anche se di tanto in tanto si fermano per accarezzare loro che già svegli osservano le lucertole sopra il muro e così osservo e in un lampo penso che oggi é un nuovo giorno e tutti lottiamo sempre per la nostra vita. Totò Mirabile
Gli amici al bar
Al Bar Gendusa o al bar Cerasa in quel di Chiusa Sclafani dell'entroterra di una Sicilia piena vecchi e di tradizioni anche noi eravamo quattro amici che sostavano al bar a giocare a carte a tressette o a scopone scientifico e quei quattro non erano pochi perchè si dice così per modo di dire Il Gullo, il Fici ed il Mirabile vecchi compagni, il Genovese, il Guagliardo ed il fu Tripolino, il Giammalva e i Gendusa con il Lascari, e tanti altri amici che ho nel cuore questi erano i quattro amici al bar che sognarono mille cose che molte si avverarono e molte rimasero nel cielo. Totò Mirabile
Io sono arrivato.
Le frasi che ho imparato le ho dimenticate ho cancellato gli antichi luoghi frequentati incontrandoti ho annullato il tempo passato ho azzerato il mio antico orologio a pendolo affisso sulla mia pelle da una giovane signora che me lo diede come sua unica eredità e ridandole carica è ripartito lui e pure io e nella corsa a chi arriva prima l'ho sconfitto perché lui si è fermato ma io sono arrivato dicendoti ti amo come se fosse la prima volta. Totò Mirabile
Il guerriero.
Il guerriero sterminava morte andando avanti procedendo senza mai voltarsi dietro le sue spalle e nel proseguire tanti lo affiancarono per mille motivi. Il guerriero divenne invincibile con la spada sguainata e tutti in marcia ad un semplice suo segno duri e forti abbandonarono persino i ricordi. Una sola filosofia quella di non avere vincoli né legami sentimentali con il vecchio mondo e, così, dimenticarono i loro figli, la madre ed il padre. Quello che era giusto era l'attimo fuggente e catturarlo con il filo della lama della spada tagliente era l'obbiettivo voluto dall'invincibile guerriero. Totò Mirabile
E vai pianoforte. (Scritta per Giuseppe Di Benedetto)
E vai! Corri cavallo corri e non ti fermare mai! Scalpita le tue dita su quei denti bianchi e neri e come un cavallo imbizzarrito scatena il tuo talento e pensaci, pensaci a tutti noi Chiusalini come te che ti sosterremo in ogni nota vibrante del tuo cuore e così il pianoforte sarà di tutti noi perché tu sei noi! Totò Mirabile
I miei giorni.
Vorrei conservali dentro ad uno scrigno d'oro i miei giorni di quando spensierati cantavamo dispersi in un piccolo paese della provincia a due passi dal capoluogo e respirando l'aria di quella che fu Akagras scendere nella valle ed intonare tra i templi antichi una nuova melodia per conservarla nel grande scrigno della memoria non so per chi ma forse per gli ultimi innamorati che vivono di giorni semplici i miei giorni infiniti. Totò Mirabile
Conserverò per sempre la sua immagine.
Una figura semplice di giovane donna che cerca nelle sere di mezza estate con un vestito bianco come la sua pelle senza amore per il sole e scottature nella penombra della sera danzare allargando le braccia ed il cuore ed i capelli sciolti sulle esili spalle e gira gira lo sguardo gli occhi verdi si gli occhi si posarono sul mio viso e il mio viso si posò su i suoi occhi e così conserverò per sempre la sua immagine. Totò Mirabile
Segni strani
Segni strani mi son pervenuti che non riesco a decifrare ma forse qualcuno potrà tradurli. A volte il vento porta tali segni quando il sole non sorride e cosa posso fare per capire? Cosa vuol dire? Cosa nascondono? Rispondimi tu amica mia perché i marziani non mi vogliono aiutare. Improvvisamente una sibilla mi riferisce che quei segni strani rappresentano il viso di qualcuno. Qualcuno che suda imbarazzato ed in preda alla confusione mi chiedo come farò a sapere. Forse morirò disperato errante tra le stelle piangenti dove tu sovente ami nasconderti. Sono sicuro carissima amica che sei tu la vera fonte di questi segni strani. Una fonte che non vuol dissetare alcuno e scorre e non mi fermo in giro. Cerco chi mi sveli quei segni quei segni misteriosi insignificanti oppure importanti. Così si accende la mia fantasia e continuo a scrivere versi ignaro delle parole della sibilla. Ormai vado per conto mio senza tenere conto delle sue parole e tento di spegnere la fantasia. Un fuoco sconvolgente la fantasia che spengo con getti d'acqua fredda per svegliarmi dal vecchio torpore.- Totò Mirabile
FIGLIA MIA TI ESORTO
Per qualsiasi ragione al mondo non arrenderti mai di fronte a tutte le difficoltà della vita. Se in maniera schietta scruti attentamente la mia, essa non è stata un cammino agevole cosparso di fiori liscio come il vetro di cristallo, bensì pieno di mille ostacoli. Quanti dolori, quanta solitudine, quanta tristezza con momenti in cui veniva a mancare persino la speranza e la certezza del domani. Quante schegge ho tolto pazientemente alle mani mie e quante volte mi sono leccato le mie profonde ferite. Come farti capire che ciò che sembra facile e bello spesso trascina in un abisso oscuro e profondo, in un abisso dove non c'e' nulla e nessuno e da cui è quasi sempre impossibile uscire fuori. Le avversità della sorte non sono una condanna e se inciampi al primo gradino della lunga scala non ti fermare e supera con slancio gli ostacoli e come me combatti con grande vigoria per raggiungere dignitosamente il tuo destino. Totò Mirabile
SILENZIO
Spesse volte al calar della tarda sera nel silenzio di quel piccolo momento c’è chi ride contento e chi si dispera e c'è chi piange forte per lo sgomento. C'è chi ride per le cose sempre avute c'è chi pensa alle cose sicuramente future e alle cose che son certamente passate, altri freddano le loro doloranti scottature. Silenzio, tu mi ricordi le storielle correndo con la mia fantasia nella notte, mi trascini a far parte delle novelle e spesso impersono don Chisciotte. Ho troncato col passato con un taglio e come quel grande valoroso giustiziere tiro l'arco per centrare il bersaglio che non mi pare spesso di centrare. Silenzio tu mi ricordi don Chisciotte e Sancio Panza che vagavan per il mondo per combattere per noi battaglie astratte senza chiedere a nessuno un rendiconto. Silenzio ricordi la gioia cara e la felicità la dolcezza e l'amaro acido delle cose ricordi il groviglio eterno e la semplicità il profumo e le spine pungenti delle rose Totò Mirabile
I momenti.
Io vivo di momenti ed ogni momento me lo voglio godere figurarsi se quella manciata di momenti illuminanti che mi sono stati distribuiti in confronto all'eternità dovessi sciuparne alcuno. No! I miei momenti sono miei e me li voglio godere appieno che ne so se domani potrò farlo e dovessi poi rimpiangerli questi momenti meravigliosi si perché non esistono momenti brutti o avversi siamo noi che li rendiamo difficili ci rendiamo la vita difficile ma i momenti sono momenti ed ognuno ha i suoi momenti. Totò Mirabile
Senza te non ha senso.
La mia vita senza te non ha senso tutto si spegne quando vai via il buio mi avvolge e ti vedo lontana lontana dai miei occhi ma non dal cuore e ti immagino sola con i tuoi pensieri carica anche delle mie vecchie zavorre da cui non riesco a liberarmi e ti stringo a me con la mente e ti vedo tremante di paura avvolta in un freddo che odori e mi cerchi nel mio profumo un profumo che vuoi legare e chiudi gli occhi per trattenerlo ed averlo vicino nella mia assenza e la mia vita senza te non ha senso. Totò Mirabile.
Donna
Ti guardo negli occhi ed in silenzio ti parlo ti scruto le labbra e dal tuo lungo collo si diparte un decolté che ti fa onore e mi fa sognare e se continuo a vedere ti vedo alta slanciata e bella con tacchi alti e mani tremanti perché stringendo le mie sento il tuo cuore battere con ritmi di passione e musiche d'amore e diventi la mia donna. Totò Mirabile
Per non abituarmi.
Tutto può cambiare e iniziai a camminare andando scalzo e mi si formarono i calli ai piedi e solo dopo quando i calli si espansero creando una suola forte e robusta non si sente più dolore camminando scalzi. Totò Mirabile
Questo vento strano.
A volte impetuoso di giorno a volte calmo di sera un vento passeggero un vento interminabile caldo vento dell'est freddo vento del nord velieri che fendono il mare velieri fermi ad aspettare il vento che strana forza il vento che mi solleva questo vento strano come le mie parole. Totò Mirabile
Antica preghiera Irlandese.
Possa la strada alzarsi e venirti incontro, possa il vento essere sempre alla tua schiena, possa il sole splendere caldo sul tuo viso, e la pioggia cadere soffice sui tuoi campi. E finché ci incontriamo di nuovo, possa Dio sostenerti nel palmo della Sua mano. di Rosa Iannone
LI GENTI TINTI
Li genti tinti sunnu sempri ngiru e senza scantu lassanu u pagghiaru jornu e notti vannu cu primura senza ca cci scappanu li culura. Ni facissiru una bona ogni tantu prima ca s'innissiru o campusantu picchì sti genti tinti di malu pilu tardu eccanu sangu e vannu ncelu. Li carrubbi conzanu sempri vinu bonu e li zorbi sfatti acitu forti sopraffinu ma chissi mangianu anciddi a sucu e comu li serpi lisci attizzanu focu. Tantu su tinti ca ci morsiru li cavaddi e pi currivu ammazzaru li puddriceddi megghiu stari luntani di li genti tinti picchì la tinturia nun porta mai a nenti. Totò Mirabile
I SILENZI
I silenzi a volte sono duri sono spietati questi silenzi specie se si è lontani e non ci si può guardare negli occhi che parlano ed in questi silenzi capire tante cose... perché alcuni occhi i tuoi occhi sono la bocca del tuo cuore del tuo cuore che batte proprio per parlare in questi silenzi assurdi perché sappiamo benissimo che tra noi non c'è il silenzio ma una tempesta che sconvolge la mente di noi deboli ma forti di silenzi che piano piano si toccano e si sfiorano e trovano la pace dei sensi e gioiscono e gridano e sono felici i silenzi di ognuno di noi. Totò Mirabile
L'amore sperimentato.
In una via di una città libera mi dissero che c'era l'amore e così m'incamminai per ore e vidi che con molta discrezione una grassa giovane signora mezza svestita e mezza nuda con un sorriso di puttana ci accoglieva ed incassava. Tolse il cordone rosso, rosso come le sue labbra, come il fuoco del suo cuore, rosso come le mie guance e ci fece passare per salire ed in cima alle lunghe scale in quell' odore di bordello, dopo ore ed ore di vagare era vero quello che mi dissero era lì che si sperimentava l'amore. Totò Mirabile.
Emozioni
Vivo di emozioni... emozioni ke mi spaventano... emozioni ke mi feriscono... emozioni ke mi stupiscono... emozioni ke fanno nascere un sorriso... o una lacrima... emozioni semplici... emozioni complesse... ke mi travolgono... e mi fanno sentire viva... xkè la vita è emozione... e senza d'esse... tutto sarebbe spento. di Rosanna Mirabile
Non ho parole.
Non ho parole perché spesso non servono, non ho parole perché spesso affrontano il superfluo, non ho parole che rinsanano, non ho parole che confortano, non ho parole perché nulla ovatta il dolore come il tempo, non ho parole quando i baratri annientano le salite, non ho parole quando si innalzano barriere attorno alle ferite, perché si possono solo costruire barriere attorno alle ferite. di GrugheMonti Titti
Il re del mondo é Dio.
Un giorno mi fermai e mi sedetti sopra un grosso sasso appiattito forse perché a tanti aveva riposato e mentre guardavo una filiera una filiera nera di formiche risposi al mio lungo girovagare affermando che tutto avevo capito perché l'unico re del mondo é Dio ma nulla mi era chiaro come quella lunga filiera di nere formiche. Totò Mirabile.
I miei mondi oscuri.
Mondi oscuri vedo all’orizzonte e di questa vita ho capito tutto ed ho capito niente. Ho cercato e ho trovato e nel trovare persi il tempo tra il sole e la luna illuminati ed in quel perdere acquistai coscienza e scienza di ciò che ho visto e dell’assurdo colsi le sembianze di persone vaganti che mi sorridevano e mute proseguivano andando verso i miei mondi oscuri. Totò Mirabile
Pensierosa.
Pensierosa mi appare la donna mia quando guarda quel punto all'infinito di uno spazio illimitato dove naviga con la mente e sorridendo si assenta. Pagherei qualsiasi cosa per conoscere i profondi pensieri della mia donna quando viaggia sola con la mente ed essere solo io il suo pirata e rapirla. Vorrei essere io quel raggio di sole che le sfiora delicatamente il viso ed accarezzarla con il mio calore soffiando sulla sua profumata pelle. Rapirla e diventare io il suo pirata il pirata del suo cuore palpitante il mistero della sua fantasia rosa e legarmi sempre a lei pensierosa. Totò Mirabile.
Totuccio vincitore.
Quella sera d'estate quando conobbi lei la mini Cooper correndo andava a mille allora come il cuore giovane dei suoi passeggeri ed in curva lei stringeva le mie forti mani per sentirsi più sicura in quel percorso tortuoso che fu tutta una scusa e così le strinsi pure io per la prima volta tra urla e imprecazioni di andare più piano. Ma la Cooper era sorda come pure il pilota che non sentiva e quando giungemmo a destinazione mi accorsi che erano trascorsi pochi minuti e arrivando in quel di Adragna stupito mi toccò pagare le ricche consumazioni per aver perso la scommessa fatta con l'amico mio Totuccio che per guidare era un campione. Totò Mirabile.
L'aria delle mie parti.
Che gioia respirare l'aria delle mie parti mi entra nella vita mia di gas asfissiata un'aria frizzante e leggera l'aria majolina carica del profumo dei tanti fiori di rosa dove distinguo un gentile odore particolare un odore di giovane donna che stranamente solo io riesco a sentire come musica antica una vecchia musica che rigenera l'aria l'aria delle mie parti che improvvisa sento come quei vascelli inabissati che riaffiorano dal profondo della mente e galleggiano unici sospesi in quell'aria delle mie parti quell'aria inconfondibile dei monti chiusesi. Totò Mirabile
E mi presi cura di te.
Ti incontrai in un pomeriggio d'estate quando il freddo ti colse improvvisa e nel coprire le tue spalle nude con la mia leggera giacchetta ti strinsi a me in un tenero abbraccio per ripararti da quel venticello agostino che impertinente soffiava sul tuo cuore tremante per il freddo e per la paura di quelle belle sensazioni nuove e da allora mi presi cura di te. Totò Mirabile.
Picchì?
Picchì sta terra é sicca e lu ventu sulleva purvirazzu ca pi forza a chiudiri l'occhi e 'un viu cchiù a lu suli chi asciuca a idda e puru a mia. Picchì sta terra è sicca ca pari na canna di stenneri longa longa ca nunn'ha basta mai pi stenniri tutti li robbi e appizzarici li me pinseri. Picchì sta terra é sicca senza acqua e senza fruttu e resta appinatu lu me cori comu la me vucca asciutta ca vulissi appanzarimi d'acqua. Picchì sta terra é sicca comu s'un ci chiuvissi mai eppuru c'è ogni beni di Diu suli e celu beddu e ranni mari però nun si sciogli lu me cori. Totò Mirabile
Le belle speranze.
Di belle speranze mi sono sempre adornato e ho camminato salendo i gradini della vita anche se alcune volte mi è toccato scenderli ed in questo sali e scendi sono arrivato in alto e ho toccato come si dice il cielo con un dito e la vita passando mi ha lasciato giorni felici e speranze belle da credere che l'amore tanto si espande fino a nuove forme di gioia che indefinibili volano sopra l'ultimo scalino. Totò Mirabile.
Paesaggi
Paesaggi sparsi sulla terra che cantano la grandezza divina con una orchestra di mille torrenti che accordano l'eco delle montagne e le nuvole in coro dall'alto dei cieli si sciolgono con fiocchi leggeri imbiancando le vette silenziose ed il canto si disperde in alto per trovare l'assolo del passero che cinguetta da sopra un ramo e la natura canta e loda con i meravigliosi paesaggi la bellezza del creato. Totò Mirabile Mostra tutto
In questo giorno dimenticato.
Un regalo non è mai veritiero, e quindi ti scrivo questa poesia che parla dei miei sentimenti attraverso il mio tenero cuore. Molti neanche sanno chi io sia, ma con questa mia piccola poesia i sentimenti resteranno in etern0 e così ti ricorderai sempre di me. Solo gli stolti non ti ameranno perché non sanno leggere il pentagramma del tuo cuore e non sapranno cosa si sono persi. E voglio dirti in questo giorno in questo giorno dimenticato che ti voglio sempre bene e spero tu possa trascorrere il compleanno più bello della tua vita con chi ti sa amare per davvero. Totò Mirabile
Siracusa.
Tutti i luoghi in cui si nasce, non si potranno dimenticare mai, anche se il destino avverso, tiranno, crudele e spietato ci ha costretti a separarci per sfamare il nostro cuore. Totò Mirabile.
Passerà.
Quante volte mi sono detto passerà vedrai che passerà! E puntualmente ritorna alla mente il ricordo di lei dei suoi caldi baci appassionati che cercavano orizzonti lontani fondendo la mia mente nella sua bocca succosa come il vermiglio melograno. Quante volte mi sono detto passerà vedrai che passerà! I giorni son passati ed il tempo inesorabile non si è fermato un'ora ed il gusto di quel bacio che ho conservato dentro proprio oggi l'ho ritrovato e lo gusto con piacere come il succoso frutto di vermiglio melograno. Totò Mirabile.
Abbracciami.
Ti stringo forte quasi a farti male, e ti lego a me con le mie forti braccia e le mie mani cercano la tua vita in un continuo chiedermi di tenerti e di non mollare più la forte presa. Eppure non ho paura di perderti ma in questo continuo chiedere ti voglio far sentire la mia forza lieve come piuma che ti accarezza in un piacevole sentir il tuo cuore che batte sul mio all'unisono e dimenticare che esiste il giorno così senza accorgerci è subito sera e stringerti ancora come allora. Totò Mirabile
Un giorno mi racconterai.
In questo triste giorno te lo dedico di cuore questo canto pieno di parole caro amico Totò Gendusa il pasticciere del Corso per aver trascorso con te tante belle giornate ed i ricordi numerosi mi affiorano alla mente come meteore improvvise e ora lancinanti. Addio amico mio, oggi non mangerò un cannolo per rispetto a te ed alla tua dipartita. Un giorno mi racconterai cosa ti é passato per la mente tu che amavi l'eleganza ed andavi sempre ben vestito, ciao Totò. Totò Mirabile
Ancora una volta.
Perché mi torturi l'anima con la tua bellezza infinita e non dormo e non dormi. Perché mi giro e rigiro e non posso riposare tra queste ruvide lenzuola. Perché ti accarezzo il viso in questa notte infinita se sono solo sta sera. Perché questo silenzio mi sfiora come il vento in un freddo di primavera. Perché son solo ora se tu non dormi amore e non dici una parola. Dormi amore dormi non pensarmi più in questa inutile sera Ancora una volta. la mia mano ti sfiora dormi amore dormi. Totò Mirabile
TIRARMI FUORI
Almeno una volta nella vita ho provato a fare e dire cose molto al di sopra della mia natura senza però riuscire ad emergere dal quotidiano passare del tempo che si va spegnendo pian piano e va perdendo lentamente i contorni. Eppure se io stesso con violenza riuscissi a tirarmi fuori da queste grandi reti in cui mi sono impigliato o se qualcuno mi aiutasse ad evadere le oscure prigioni in cui mi sono rinchiuso, tante meravigliose cose farei, e quante profonde conoscenze saprei comunicare alla gente discente perché ciascuno di noi conosce infinitamente di più di quanto creda e ciascuno degli altri infinitamente di più di quanto noi riteniamo di riconoscere in loro intelligenti. Così liberandomi potrei liberare e liberandoli potrebbero liberarmi per essere sta volta io il discente ed uscire così finalmente da questa condizione interiore avvilente. Marsala, lì 13/03/2004 Totò Mirabile
Certi posti.
Con grande effetto certi posti mi conducono in ignoti limiti astratti che mi sollevano in magici temporali di piogge fitte che sfiorano il mio viso ed è così che mi libero e piango dimenticando la paura di piangere con il ricordo preciso di un uomo forte che non piange in certi posti. Totò Mirabile
La primavera
di Peppe Lo Cicero e Totò Mirabile (A botta Peppe e a risposta Totò) 25 marzo alle ore 22.03
L'aria avvolge nuovi profumi e vedo grandi fuochi ed alti fumi. Vedo intorno agli alberi nuovi costumi e in Conca d'oro fioriscono gli agrumi. Tra profumi e orizzonti bruni finiti sono in cielo i lampi e i troni. Scomparsi sono anche i grigi nuvoloni e cantano allegri gli uccelli e i pavoni. Sembrano camminare come a tentoni con la coda tutta aperta a ventaglioni. E, intanto, si illuminano i balconi e per strada garzoncelli cantano canzoni. Avviandosi fra scogli e faraglioni lasciando indietro vecchi polveroni. E, intanto, un prete ripete i suoi sermoni disturbato da spensierati ragazzoni, che giocando inseguono i palloni e tirano di punta e anche con i talloni. Il prete dice: bravi, bravi, fannulloni! Mentre la primavera sfoggia mille aquiloni. I cieli azzurri senza più acquazzoni invitano i ragazzi a spingere i carrozzoni. E fra chiasso, sguardi increduli e spintoni si ode il canto di primavera a spezzoni. Fra la gente che pronuncia opinioni proprio ora evita grandi discussioni. La gente dice: voi siete i campioni! Siete la speranza di tutte le stagioni! Risveglio di profumi e di ormoni, giovani baldi di tutte le nazioni, arditi e risolutori di molte condizioni, fatevi avanti con tanti battaglioni! Primavera di tutte le generazioni, al mondo apportate tante correzioni. Portate avanti il coraggio e le opinioni sempre fieri delle vostre decisioni. Primavera strappa e sradica le illusioni! E’ arrivato il tempo delle risoluzioni! Redimi il mondo dalle frustrazioni! Libera l'uomo da tutte le tentazioni! Porta pace,tanta poesia e affezioni! Sii la bandiera nuova di tutte le nazioni.
Le grandi ali bianche. Dedicata a Maria De Filippi 25 marzo alle ore 22.04
Anche se non ho delle ali volo ugualmente nel cielo dove più in alto non si può per vedere la tua bellezza che è talmente grande che occorre elevarsi tanto per poterla ammirare tutta. E volteggiando rapirti e portarti tra le stelle e adagiandoti sopra le nuvole cullarti fino ad amarci in quel perpetuo infinito dove le grandi ali bianche sono la mia fantasia. Totò Mirabile
Superar il muro.
Vorrei ritornare giovane quando con un balzo riuscivo a saltare quella staccionata e manco a dirlo in un attimo ritornai a quell'età spensierata. E vidi la sua bellezza profumata ritrovandomi bello con lei bella travolti da un gioco ingenuo e mille palline rimbalzanti offuscavano la mente e saltando superar il muro e oggi dall'alto della vita ti ho rivista più bella ed è per questo che non invecchieremo mai. Totò Mirabile
QUANDO UN DI’ SAREMO
Quando saremo vecchi tanto avremo in più e le cose più brutte parranno più belle. Se guardare indietro può essere di conforto guardare avanti non sembra valere troppo. Appare certa la porta ma non si apre mai spingere non serve anzi cade l'anta e con essa anche la voglia scricchiola. La gente corre a sorreggere il guasto e logorano la voglia e anche la porta. Quando un giorno vecchi diventeremo non occorrerà più trovare la chiave giusta. La porta si aprirà certamente da sola e chiunque vorrà entrare lo potrà fare. In qualsiasi momento saremo pronti a uscire da quella porta per l'ultima volta e le cose più brutte parranno le più belle. Totò Mirabile Mostra tutto
Lasciami ora.
Sento che ti devo sognare nella mia fantasia, lasciami ora, fammi viaggiare, ti voglio vedere, mirare, puntare e colpire per ucciderti l’amore. Però, poi esito e miro in alto tra le nuvole non posso eliminare chi mi è caro e che amo e ti sparerò a salve tante volte per non colpirti mai. A distanza sparerò, per tu non balzarmi addosso e io farò di tutto per colpirti al cuore e uccidere finalmente la mia musa ispiratrice. Niente più poesie leggeranno i miei lettori e senza le mie poesie ci sarà un disastro causerò orrore nel privare gli amatori di gioia. Gioia mescolata al dolore, un mix così avvolgente da far palpitare i più bui e misteriosi angoli del cuore sapendo che le cose belle non durano per sempre. Io non potrò mai liberarmi di te e del tuo amore perche né io e né tu ci siamo liberati mai e per questo continuerà sempre la poesia. Totò Mirabile
E gridalo questa sera!
Gridalo, gridalo, gridalo forte quando attacchi nella lotta. Gridalo però senza far male sfoga tutta la tua rabbia. Grida più forte che puoi liberati, sciogliti e grida. E più tardi cantalo cantalo delicatamente sciogli note di chitarra e cantalo, cantalo liberalo nella notte e fai vivere sempre ti voglio bene. Toto Mirabile.
SEI SPLENDIDA
Entro qui, nella tua vita, in punta di piedi, con i brividi in tutto il corpo, leggere quanto scrivi bene, la bellezza dei tuoi sentimenti, la tenacia con cui affronti la vita... sei splendida... non ti conosco, ma sai quando senti un dolce profumo nell'aria, vuol dire che per un attimo pensi d'aver incontrato una bellissima persona, a me succede così... è strano ma è proprio così. Ignoto
Cibarsi di fantasia
Ad una certa età anche una canzone mi riporta indietro alla mia giovinezza quando l'incontenibile si può con la fantasia ed é per questo che continuo a cibarmi di assurda fantasia. Totò Mirabile
La parte più bella
Pazienza disse donna Elena e di Venezia conservai il più bello la parte che gli altri non sanno e che non potranno mai conoscere perché è dentro al cuore mio. Totò Mirabile
La mia assenza
Marinando la scuola rubavo lezioni al mio maestro e via con i libri tenuti da un elastico al manubrio della bicicletta. Breve la strada del vento e alti i campanili nelle vie e tu in fondo luminosa giustificavi la mia assenza. Totò Mirabile
La sua voce
In questa tarda mattinata uno squillo vibra nell’aria e la mia mano cerca nel vuoto il nero oggetto misterioso che mi svela la sua voce e mi tremano le mani come pure le parole e a stento riesco a parlare. Una voce ferma e sicura una voce che aveva parlato al mio cuore palpitante anche se nuova al mio udito voleva dirmi mille cose forte la sorpresa in me anche se me l’aspettavo e forte la sua emozione. Totò Mirabile
Campione
Un grande uomo, un grande artista , un grande amico, l'ambasciatore della canzone siciliana nel mondo, in arte Gian Campione, il cantante folk più popolare della terra di Sicilia, ha lasciato un vuoto nella musica folkloristica popolare siciliana e una grande tristezza nei cuori degli amici che lo hanno conosciuto. Ti ricorderemo sempre con tanto affetto e stima. Totò Mirabile
La banda del mio paese
Quando sento la banda passare scendo di corsa le due rampe di scale ignorando il vecchio ascensore che tarda sempre e mi fa aspettare e mi precipito in strada ad ascoltare. Come per incanto inizio a camminare e legando il passo al ritmo musicale la seguo marciando nel suo girovagare e sogno e vedo punti infiniti all'orizzonte che mi sollevano da zavorre quotidiane. La banda sfila con la divisa d'onore e tutti applaudono con le grandi mani quella banda che per me non ha un nome e immagino gli applausi che farebbero se passasse la banda del mio cuore. La banda del mio paese di Chiusa orgoglio e vanto per tutti noi figli che in quella terra siamo cresciuti con pane e musica di quella buona ed ecco perché la banda mi emoziona. Totò Mirabile
E la ragione grida lascia stare.
Perché la vita ci offre incontri al di sopra di noi come se due persone fossero una stessa identica persona con stesse sensazioni e lunghezze con onde che si espandono infinite e ritornano vive dentro di noi e dell'incontro il suono piacevole comune che accorda gli strumenti ed é una favola ascoltare canzoni in compagnia del cuore palpitante che gioioso vorrebbe scoppiare ma la ragione grida lascia stare. Totò Mirabile
Baaria
1 di 2 Carissimi amici,ieri sera ho visto il film "Baaria" in compagnia di mia moglie e di due carissime amiche e seduto accanto alla mia Enza quasi quasi gli sfondavo il fianco a furia di gomitate. Ogni gomitata corrispondeva ad una sensazione forte che provavo man mano scorrevano le immagini. Ecco che allora mi venne spontaneo dire a mia moglie: Questo film é mio! Mia moglie mi chiese: come é tuo? Vedi...quando uno dice di una cosa che ha fatto altri essere sua, vuol dire che quel lavoro é " Poesia " é arte, gioia mia. E questo... é un capolavoro, perché il film, infatti, non narra una storia, ma " la storia ", la nostra storia in quanto uomini. 2.di2 Vedere scannare una mucca ed avvicinarsi con il camillino alla ferita per riempirlo di sangue tra gli ultimi tremolii dell’animale, vedere tirare il collo ad una gallina, inserire una mosca viva nel buco della trottola dove viene inserito l’azzarino per farla girare più veloce sono tutte cose che ti avevo già raccontato e, tutto ciò che tratta il film, io l'ho vissuto in prima persona. Perché rivedendo tutto ciò, grazie all’amico Tornatore, ci suscita commozione e ci scappa anche qualche lacrimuccia!? Forse perché quei tempi sono andati perduti e forse perché avvertiamo che è passato tanto tempo e quel poco che ci rimane, piano piano fugge via. Totò Mirabile
I petali sono del vento
In ogni stagione vengono raccolti i fiori e soprattutto nella stagione primaverile prima che cedano i loro petali al vento per dare origine ad infiorate tanto sublimi quanto svariate e di delicate forme artistiche. Appassionati infioratori posano delicatamente petali variopinti integri o tritati al fine di conferire le tonalità cromatiche desiderate per ottenere gli effetti artistici voluti in base ai vari colori e lo sfondo stradale assurge a tela di pittore. Le strade risultano ormai belle e pronte dove stendere col piede un effimero colore da un unico tappeto policromo ed odoroso annunziato dalla soave tromba di Paolino uno spettacolo unico al mondo a vedersi per essere immortalato dagli scatti di Peppino prima che i petali ritornino al vento. Totò Mirabile
LA CIRASARA DI CHIUSA Dal sito web:www.museomirabilemarsala.it pag. 1 di 2
Cirasara dunni iti sta matina Li panara nta li mani, li carteddi sani sani Arrivati nta lu locu e taliati L'arvuliddi sunnu chini, li cirasi sunnu boni Acchianata nta scalidda C'era idda chi cuglia E ogni tantu mi talia. Ritornello Cogliu cogliu sti cirasi E tu appari lu panaru Ma la testa l'haiu a tia E nun sacciu com'ha fari. E li fogli nta l'oricchi Du cirasi li to occhi Tu si bedda quantu u suli Iu nun pozzu cchiù campari. Totò Mirabile Pag. 2 di 2 Sti cirasi sunnu russi di coluri La me vampa e' cchiù russa haiu un focu nta lu cori La me bedda cirasara mi talia Cala l'occhi tutt'i voti chi cci proiu li cirasi E ci fici un regalu Ci li desi du cirasi Pi oricchini si li misi. Ritornello ... Cogliu cogliu sti cirasi E tu appari lu panaru Ma la testa l'haiu a tia E nun sacciu com'ha fari. E li fogli nta l'oricchi Du cirasi li to occhi Tu si bedda quantu u suli Iu nun pozzu cchiù campari. Totò Mirabile
Il nostro ritornello
Un mio lieve bacio sfiora la tua bianca pelle che sa di odore di rosa vedo piano piano la tua pelle arricciarsi come se fosse impaurita e sfuggi alla mia vita e sfuggi alla tua vita mentre nella notte pk si sente cantare il nostro ritornello di una vecchia canzone che non ritornerà più. Totò Mirabile.
Scendeva la neve.
Scendeva la neve lenta sulla mia anima congelando le mie sensazioni e le mani infreddolite non riscaldavano più le mie rughe appena accennate sulla fronte. E i ricordi sembravano svaniti in quella nebbia lasciando le tracce sulla candida neve caduta sulle strade di un paese che conservo dentro il ghiacciolo del mio cuore pendente da quella pericolante grondaia. Totò Mirabile
Sorridere alla fantasia
Svegliatomi di buon mattino penso alla giornata di ieri e nonostante la tristezza in cui sono stato avvolto e la rabbia per le morti dei nostri fratelli isolani per l'alluvione della terra vedendo questo foto/film ho sorriso alla fantasia. (Vecchia versione)
Sorridere alla fantasia
Svegliatomi di buon mattino penso alla giornata di ieri e nonostante la tristezza in cui sono stato avvolto e la rabbia per le morti dei nostri fratelli isolani per la terra aver tremato vedendo le frugali tende erette improvvise tra la neve ho sorriso alla fantasia. Totò Mirabile.
E noi cantavamo mille canzoni.
Quanti ricordi affiorano nella mente chiari belli e mi rivedo ancora ragazzo attorniato dagli amici più importanti alla casa catina seduti sul muretto a cantare le canzoni della contestazione. I carri armati che facevano l’invasione mentre in giovani soldati partivano per andare a combattere nel Vietnam noi cantavamo mille canzoni con quattro accordi e semplici strappate di chitarra. Una sera ebbi la strana impressione come se dal cimitero che era a due passi ci venissero incontro tutti quei morti per cantare con noi le canzoni della pace al suono della mia povera chitarra. Totò Mirabile
SERENITA' PERDUTA (pag.1 di 2)
Il vento anima le foglie e le nubi s'imbrunano gli alberi irrequieti stanno e i corvi sembran gioire. La sera ride di quel ciel ed ecco una saetta che annunzia giocosa il suono d'un tuono. Sul tetto passa un gatto nero e la notte ha paura e dei goccioloni strani cadono fino alla mezzanotte. Il lupo comincia a latrare e le tende bianche sporche sembran fantasmi senza cuori e lassù il cielo sì oscura. Ecco che alcuni scheletri che si muovon dalle tombe e si ode di lontano il grido straziante d'un bambino. Ribaltate le bare dei monachelli e i teschi rotolan giù sopra il tavolo di marmo nel salone del castello. Un bambino è stato sacrificato e dal piccolo cuore esce rosso sangue che il vampiro gusta avidamente. Totò Mirabile
(pag2 di 2)
Mentre danzano scheletri parlanti si batton il petto e streghe maledette cantan in coro battendo le mani. La lama affilata è pronta e il cuore esce fuori dal petto il tuono sembra impertinente e la pioggia cade strana. Corpi di morti ancora vivi si divoran a vicenda le membra l'anima corre disperata in fuga e le scale son più lunghe. La porta non vuole darmi mano e di scatto mi sento toccare, mi giro e vedo un vampiro assetato che mi vuole amare. Spaventato a morte stramazzo a terra ormai senza forze, vedo tutto nero e improvvisamente mi sento svenire. Quando apro gli occhi mi ritrovo sepolto da terra nera ma poi una mano mi sfiora e mi bacia sulla fronte. Totò Mirabile
Una coccinella tutta rossa
La primavera respira sulla collina e i mandorleti palpitano di fiori con profumi nuovi e dolci fragranze annunziando una lenta e rosea sera. La campagna mi vedeva cogliere margherite e viole profumate mentre mio padre spargeva sulla terra il suo sudore per darmi da mangiare. Improvvisamente si posò sul braccio una piccola coccinella tutta rossa e il mio giovane genitore mi disse d’esprimere in segreto un desiderio. Così ad ogni piccolo puntino nero pensai a ciò che mi piaceva di più e furono sette i desideri espressi quanto erano quei piccoli puntini neri. Lievemente mi camminava sulla mano ma improvvisamente la coccinella volò via e fu inutile cercarla però da quel giorno volai anch’io sulle ali della fantasia. Totò Mirabile
MAFIA : MAFIOSI=POTENZA:POTENTI
Se non ci fosse stato il "68" sicuramente non saremmo arrivati a tanta emancipazione. Ma i morti di Messina sono il risultato della mancanza del rispetto delle regole. Molte case sono state costruite abusivamente cioè dove non si poteva costruire, in zone a rischio, altre in terreni dove per costruire hanno tagliato gli alberi e la montagna é franata, e così via tante altre cose. La responsabilità é di chi ci amministra perché nel momento in cui si iniziano i lavori deve intervenire l'autorità ed impedire lo scempio, cosa che non si è mai fatto, così, questi sono i risultati. Il discorso sarebbe lungo e può avere diverse sfaccettature però, credimi, il vero motivo é questo. Totò Mirabile
L’armadiu a quattru anti
Pirima parte 19 febbraio 2010 alle ore 22.15
Caminannu caminannu, e sempri caminannu 'ncuntrai pi la strata, china di pizzi e bozzi un picciutteddu spiritusu chi ghia iennu cantannu e arristau alluccutu di ddri me paroli rozzi. Curiuseddu lu picciottu m'addumannava tanti cosi e iu ci rispunnia di bottu finu a quannu mi dissi: ma tu comu fai a sapiri tutti sti ran cosi!? Allura iu ci risposi: Lu me ciriveddu é ranni. Totò Mirabile
Seconda parte L'hai presenti un armadiu un armadiu cu tanti casciuna!? Basta rapiri lu casciuni giustu e attrovi tuttu chiddu ca cerchi! Chiddu mi taliò alluccutu: Mizzica di chissu si tratta!? Però na cosa sula ‘un l'attrovi nta stu armadiu a quattru anti. Dimmillu ti preu e pi favuri nun mi lassari cu stu pinseri! Lu casciuni di la musica però null'attrovi ne ora e ne mai picchi dannatu null'imparai. Chi dici vicchiareddu meu beddu?! P’i mparari ‘un è mai troppu tardi! Totò Mirabile.
Ci vorrebbe un altro 68.
A Marsala non si può andare più al mare, perché é diventato proprietà privata, lo hanno accerchiato,con tante case, moltissime costruzioni abusive e nessuno ha mai mosso un dito, anzi con le sanatorie decretate, si è consentito di rendere legale quelle costruzioni che invece dovevano essere abbattute. Che vuoi che ti dica: ci vorrebbe un altro 68 o forse fare un 48 e mandare tutti a casa. Perché come dice un'amica mia " il '68 si è accartocciato proprio perché la corruzione che voleva combattere è uscita ancora una volta vincitrice. I capi storici sono stati comprati dal potere che ha offerto loro posti di prestigio in cambio della loro abiura in quel caso il diavolo è stato ottimista". Totò Mirabile
Ricordi infiniti
Ricordi infiniti il suono ed il canto di queste canzoni ed i passi cadenzati al ritmo della musica e le braccia allacciate a giovani ragazze spensierate che timidamente si affacciavano alla vita. Totò Mirabile.
Petali di rosa
Non pensate che la vita sia sempre un giardino di ortiche talvolta ci sono petali di rosa trascinati dalla forza del vento. Giuseppe Lo Cicero 19 febbraio alle ore 18.22 In questi quattro versi è racchiuso il concetto del pensare positivo, cioè di essere ottimisti, anche perchè il pensare negativo non esiste nella mente Divina e se è vero come é vero che Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza non pos...siamo pensare in negativo ma, invece, dobbiamo convincerci che la vità è bella sotto tutti gli aspetti anche quando ci sembra che il mondo ci caschi addoso. Complimenti. Mirabile Salvatore 19 febbraio alle ore 19.20
Bravo piccolo Damiano.
La tua vita é la vita di mamma e papà e la loro vita è la tua vita! Se poi ci metti la vita dei nonni, la vita degli amici, dei parenti, la vita di tutti noi e di tutti gli uomini il quadro della tua vita, piccolo Damiano é già un bel quadro. Grazie di essere nato tutti in coro ti diciamo. Possa tu avere lunga vita! Totò Mirabile.
Al rientro di una lunga passeggiata! Prima Dopo aver pranzato sono andato al mare e ho camminato con i piedi sempre in acqua. per circa due ore percorrendo vari chilometri con le caviglie pure a mollo senza fermarmi mai e armato di una lunga robusta verga in mano per difendermi da feroci cani randagi meditavo sul concetto di amicizia su f.b. Molte frasi ho letto su questo argomento e con tanta attenzione ne ho approfondito i termini, le classificazioni , gli aspetti ed ho tratto, aimè, delle inquietanti conclusioni. Tutte, però, mi riportavano al concetto che l’amicizia è una cosa seria e complicata. Totò Mirabile Seconda Al rientro di una lunga passeggiata! Lungo la spiaggia c’erano gli ultimi turisti che godevano di tanto mare e di tanto sole in quella che sembrava una giornata estiva. Inconsapevole da cosa potesse derivare questa mia strana inquietudine procedevo quando improvvisamente sento una voce: Amico! Mi girai e vidi un marocchino che mi voleva vendere un accendino. Mi dispiace, non fumo! Risposi all’uomo e lo salutai dicendo: Ciao amico! Proseguendo nel mio ire riflettevo quando dissi: Non ci conosciamo e ci siamo chiamati amici! Non sappiamo niente di ciascuno di noi eppure ci siamo chiamati amici. Totò Mirabile
Un angelo senza ali e senza sesso.
Andando lungo la via con una verga in mano scansando sassi e fossi sopportavo i miei piedi doloranti e nel proceder pian piano dai due lati della strada vedevo vecchie figure contorcersi per lancinanti dolori ai piedi. Allungando il passo andavo avanti e più in là altre figure pronte a chinarsi intende a massaggiare per alleviare quel dolore In fondo un angelo senza ali e senza sesso mi aspettava da sempre e calatosi toccò i miei piedi con le sue belle mani per lenire il mio dolore. Totò Mirabile
Le bellezze mediterranee
Tante isole ho girato e pure nell'entro terra sono andato tutte belle senza dubbio alcuno con il mare custodito da Nettuno e se la Sicilia è la più bella non di meno è sua sorella la Sardegna che passione l’ho girata con attenzione conservo un bel ricordo per aver visto ogni borgo e quando si accenna alla bellezza non c’è dubbio ma certezza siciliane e sarde son spontanee due bellezze mediterranee. Totò Mirabile
I CAVALLI Dedico questa mia poesia alla “Giovinezza” pubblicata dalla Casa Editrice Pagine nell'antologia "L'eco del Vento" parte 1 di 2 Nitrivano i cavalli arricciando il naso come se fosse privilegio e vanto. Ogni tanto si muovevano in massa galoppando liberi nelle ampie distese verdi con eleganza di movimenti da farli sembrare angeli del cielo con il mantello liscio e lucido il pelo con la coda altezzosa e sfavillante. Scattanti i puledri come pure le movenze si mostravano leggiadri di razza bella. Totò Mirabile parte 2 di 2. Durante la stagione dell’amore si corteggiavano appartandosi dal branco e quasi sempre intenerivano il mio cuore perché a vederli era uno spettacolo sublime. Un dì all’improvviso caricarono i cavalli lasciando liberi i puledri e le cavalline. Nitrivano i cavalli allontanandosi il furgone diretto chissà dove e per quali terre lontane. Nitrivano i puledri e correvano le cavalline. Crebbero forti e diventarono i miei cavalli con la coda altezzosa e sfavillante e divisero ancora i cavalli dalle cavalline. Totò Mirabile
IL RITORNO (1^Parte) Un'alba grigia e senza sole sfumava i contorni delle cose i lampioni ancora accesi e le vetrine di periferia che erano miserie rivestite tra vecchie case cadenti. E mi ritrovavo ormai un uomo con baffi e capelli bianchi il viso e le mani abbronzate e gli occhi scuri con la stessa lucentezza di un pezzo di carbone levigato. Guardarsi intorno spaesato in quella strada ciottolata tra case trasformate e con lo sguardo verso l'unica casa che gli occhi e la mente riconoscevano e stanco fermarsi. Totò Mirabile (2^Parte) Fermarsi a guardar là sotto il cielo grigio autunnale un cielo che non prometteva niente di rassicurante con un vento gelido che sferzava le strade e la gente. La gente che guardava le nuvole grigie rincorrersi chiedeva quando sarebbe venuta la calda estate rabbrividì e mi strinsi in quel maglione invernale. Nessuno conosceva le mute battaglie che avevo combattuto solo con me stesso ma soltanto la vecchia casa sapeva e mi aspettava da tanto tenendo sempre aperta la porta. Totò Mirabile
RAGAZZI DELLA BORGATA
I ragazzi della borgata avevano paura di rompere quel silenzio di pace. I ragazzi della borgata cantavano sempre piano le note di quella canzone. I ragazzi della borgata sapevano sempre ignorare i vicoli ben nascosti. I ragazzi della borgata andavano volentieri al fiume dall'acqua limpida. Fu per caso che si accorsero di volersi un gran bene, i ragazzi della borgata. Si videro tanto felici e gridarono forte forte amore i ragazzi della borgata. Totò Mirabile
CI SONO UOMINI
Ci sono uomini che con le parole mettono in poesia le dolce strofe della vita i minuscoli sentimenti della meravigliosa vita come la nascita di un bambino che si affaccia alla vita e subito col suo sguardo cerca i tuoi occhi pieni di gioia mentre la sua mano ti accarezza e ti sfiora in cerca del tuo abbraccio materno pieno d'amore. Questi uomini sono i poeti che con una nave piena di sogni e fantasia navigano senza tempo in cerca di un posto più bello e migliore. Liberto Giuseppina
SENSAZIONI (Poesia facente parte della raccolta " I QUARTI DELLA VITA" (Periodo " Secondo Quarto 76/90)
Sovente provo sentimenti indefinibili desidero qualcosa e non so che cosa mi assale un senso di disgusto della vita tanto che vorrei gettare via tutto e andarmene a correre sopra prati verdi. Ma lo smog, l'inquinamento delle acque della terra, il fumo e il disboscamento, i fiumi che straripano e distruggono le montagne che crollano interamente mi spingono invece a scoprire la vita. Sfiorare con mano incerta e stupita le cose di sempre malate per l'incuria e scoprirle come se fossero nuove leggendo dentro il passato che ricomincia è a questo punto che mi chiedo le ragioni. Cerco i motivi e ritrovo le sensazioni riprendo tutto ciò che volevo buttare via e finalmente mi spiego i radicali desideri e mi riconosco nei miei sentimenti e riaffioro galleggiando sulle ragioni. Totò Mirabile
COM'ERA VERDE LA MIA VALLATA (Prima parte) L'insoddisfazione mi nasceva dentro quando al mattino spalancando le finestre vedevo gli uomini al lavoro nei campi con le scarpe infangate e la zappa in mano. Mi avvicinavo volentieri alla finestra e guardando fin dove l'occhio arriva. Le ombre della morte circolavano occulte tra gli alberi e tra le zolle e i primi fili d'erba spuntavano qua e là. Gli alberi sfrontati dal freddo inverno i prati ancora brulli e i fossi straripanti con il cielo sempre sfumato di rosa pallido erano magici nell'alba ormai passata. Un colpo di vento scosse le imposte sapevo che cosa fosse l'odore del vento e della pioggia nel sole del mattino. Totò Mirabile (Seconda parte) Scrutando il cielo attraverso i vetri vidi l'orizzonte denso di nubi scure. Sentì in lontananza il fiume brontolare e quel vento ora impetuoso avrebbe curvato le cime verdi del granoturco. Il vento era forte e freddo ora altero nei suoi capricciosi mutamenti. Il cielo rotto dai lampi accecanti cominciò a diluviare sulla campagna. Il vento, che strana cosa è il vento?! Si chiese la fanciulla incuriosita. Il vento è una strana forza misteriosa. Accarezza la campagna e il bosco, i prati e la leggera brina notturna e sentì un verde odoroso tutt'intorno. Com'era verde la tua vallata! Sembra una favola d'altri tempi! Esclamò la fanciulla stupita. Tutti abbiamo una favola antica e resterà sempre verde la nostra vallata. Totò Mirabile
E CANCELLO'
Dal mio libro di poesie " I Quarti " Facente parte del " Primo Quarto"
Un uomo dai capelli bianchi dal viso sciupato: suo padre. Poi il vento volle e cancellò e un bimbo solo si trovò. Passa il tempo come mai? Un uomo solo si trovò. La sera andò alla taverna e molto tardi rincasò. Quando l'inverno bussò e ribussò un uomo dai capelli bianchi dal viso sciupato si affacciò. Poi il vento volle e cancellò. Totò Mirabile
A GIORNI ALTERNI (Meraviglioso) Dal mio libro di poesie dal titolo " I Quarti! " (Terzo Quarto)
Una figura ancora giovane tanto da sembrare una ragazzina una bella donna sbarazzina con un forte temperamento tanto misteriosa quanto irregolare piena di fatiche familiari con mille strani modi di vedere semplice e garbata con chi vuole forte di esperienze transennate per allontanare grandi pericoli e di insidie ben nascoste anche capace di amare quando è certa di volere bene specialmente se chi ama l’ama anche a giorni alterni in un piacevole avvicendarsi di grandi emozioni. Totò Mirabile
Pioggia
La pioggia sta cadendo e il suo rumore fa tintinnio sopra un vetro bagnato. La fuori un gattino tremante cerca un po' di calore. Il vento soffia forte e una foglia vola lontano staccandosi del suo ramo. Liberto Giuseppina
Canto al vento.
Canto al vento come a te ma oggi non c’è vento, tu sei andata via e non ci sei, e così mi chiedo perché canto. Spero che il canto ti raggiunga e ti trovi finalmente diversa disponibile ad ascoltare perché è da tanto che ti parlo ma tu non mi ascolti e dopo frantumato il canto raccogli quelle piccole note per custodirle dentro il tuo cuore. Totò Mirabile
MIA CREATURA
Mia creatura imprevedibile quanti segreti da svelare e quante avventure potresti raccontarmi affinché io possa apprendere le tue esperienze a me ignote per riuscire a comprendere meglio i tuoi mondi irraggiungibili sia nelle forme che nei contenuti indossando le ali del tempo di quel tempo che un giorno ci farà di sicuro incontrare facendoti scoprire che nulla è perso quando ci si vuole bene. Totò Mirabile
Caro Compare.
La Sicilia é grande, i siciliani sono grandi, però gli uomini sono piccoli e se i nostri ragazzi cresceranno forti saranno uomini siciliani grandi come Falcone e Borsellino.
Scritto da Totò Mirabile 18 febbraio 2010 alle ore 13.56
Indifferente.
In vita mia troppe persone ho incontrato e tante mi hanno fatto sentire una nullità immaginate un po' solo per un attimo cosa significa essere messi da parte solo perché mi ritrovo questo carattere non accettato da molti illuminati benpensanti. In vita mia ho avuto tante di quelle delusioni che mi hanno reso più duro e indifferente a causa di affrettati e superficiali giudizi di tutte quelle persone che non mi accettavano tranne una che conservo dentro gelosamente però ora basta e cosi son diventato indifferente pure io. Totò Mirabile
ANCHE LUI FU GAGLIARDO Poesia facente parte del mio libro " I quarti " Raccolta del (Primo Quarto)
Cielo coperto d'un nero minaccioso case vuote dai muri sgretolati strade buie e quasi sempre polverose e cani scarni che sembran patire. Si sa e si guarda tanto però s'ignora quel vecchietto stanco egli un giorno fu gagliardo. Il sapore della vita è qualcosa che si aggrappa e di lontano si sente una canzone. Giunge in tempo quel garzoncello ma cosa fa quel bianco vecchierello? Quella verga che cammina tanta polvere poi innalza mentre l'altro fischiettando giunge presto al forno antico e se l'altro va a tendere la mano soltanto il cane moscio e scarno cede bene quel tozzo duro e la stradetta ha tanto onore. Totò Mirabile
LA STAGIONE DELLE PIOGGE
E venne puntuale la stagione delle piogge quel vecchio contadino con la vanga in mano con fatica allungava il suo tardo passo. Il gatto sulla soglia miagolando saltellava e con l’arrivo della bella primavera gli uccelli cinguettavano di ramo in ramo. Tante grosse spighe portò quella stagione e sulla soglia il gatto stava ad attendere come sempre il suo stanco padrone. Ritornò la stagione delle piogge ma quel vecchio contadino non c’era più e non si vide più quel gatto saltellare. Soltanto le stagioni delle piogge ritornarono ogni anno sempre puntuali e con loro il ricordo di quel gatto e del suo stanco padrone. Totò Mirabile Mostra tutto
LE MANI
Le mani sono parti di noi stessi che non si usano per fare tutto lo scopo delle mani è grandioso le mani protese hanno un significato porgerle incontro al prossimo e non usarle per uccidere per fare bene a chi ha sete di amore le mani hanno uno strano potere sono il veicolo di tante sensazioni e ci conducono spesso a fare ciò che non vorremmo fare. Totò Mirabile
CONSTATAZIONI
Hanno sottratto l'odore tanto familiare delle case umide a ridosso della montagna. Non c'è più il colore della mia infanzia e la strada ha perso il suo aspetto umano. Mi trovavo in un altro mondo sconosciuto e avvertivo che la fantasia prendeva corso. Davanti a me si stendeva un mare di tetti con fantasmi di case e palazzi in grigio. Qualcosa mi stringeva ormai alla gola Dov’è l'orto cullato dal sole splendente con le insalate, i porri, i capperi verdi? Dov'è quel muretto scrostato dal tempo su cui balenavano le lucertole più belle? Quell'orto si proprio quell'orto strano annullava il tempo e tutto stava lontano. Un po’ di sole, un po’ di nebbia, i giorni, i fiori, i sentimenti, le persone. Le cose non sono mai uguali come l'infanzia mia tante cose sono scomparse e tante altre sono state gettate via. Totò Mirabile
A DENISE
Vulissi azzuffari l’aquila riali p’addumannaricci dunn’era juta quannu ddra picciridda mazzarisa c’un furbu ‘ngannu fu pigliata. Dunneri quannu dda mischina chiangia scantata scantata mentri vulavi avuta la matina e a chisti ‘un tirasti na pitrata? Circavi mangiari pi li to aquilotti e ora sta mischina di so matri chi nni fa di sti scrusciusi viscotti c’addivintaru cchiù duri di li petri. E cu farina e lacrimi so matruzza ogni jornu viscotta e pani mpasta aspettannu pi fari festa a la figliuzza e all’aquila riali chi partiu lesta lesta. L’angiuliddi cercanu ogni vanedda e Gesuzzu nascennu mezzu un voscu la putissi cunsignari a l’aquila bedda pi mangiari pani e meli cu latti friscu. Totò Mirabile
E’ TARDI
E’ tardi adesso non c’è più tempo c’è confusione ma perché è tardi e non c’è più tempo forse abbiamo sprecato il tempo e ci restano pochi attimi quelli per dirci solo ti amo. Totò Mirabile
La malinconia
La malinconia ci cattura all'improvviso quando fulminei ci assalgono i ricordi di un tempo che avremmo voluto fermare ed invece ci é scappato via per perdersi avvolto da bende sottili da sembrare un fantasma in cerca della sua anima persa e nella malinconia stare ad aspettare. Totò Mirabile.
MENZOGNE
Quante menzogne si dicono in giro senza tener conto di cause ed effetti spesso per la mania di mettere zizzanie seminando tragedie grandi e oscure. Menzogne solo per il gusto di far male senza che vi sia una vera ragione menzogne che sanno solo d’invenzione nate soltanto da idee malvagie e cattive. Ci si nasce con l’animo menzognero e chi va avanti a furia di menzogne non conosce i meccanismi dei segreti giura e spergiura su tutti e su Dio. Però col tempo cadono come birilli senza tanti sforzi si sfaldano da sole e sfaldano chi le inventa e li dirama sovente la verità viene sempre a galla. Le bugie sono come chi è senza scarpe le menzogne sono come chi è senza piedi non fanno tanta strada a dire di qualcuno molto spesso hanno pure le gambe corte. Miserabile è colui che le mette in giro ha la mente contorta e il cuore meschino e se andrà a sbattere contro un muro non dirà mai di non credere a nessuno. Totò Mirabile
Rendere il passato
Il passato é la forza, il presente é la felicità, il futuro é il paradiso e prima o poi il treno partirà senza fare più fermate in città e finito il viaggio si renderà il passato a chi ce l'ha prestato. Totò Mirabile
A niente e a nessuno
Hanno ucciso un uomo con una super dose di droga: a niente e a nessuno giova e l'han portato via. Hanno ucciso un cavallo con una gamba fuori uso: a niente e a nessuno giova e l'han portato via. Hanno ucciso una rondine intenta a fare il suo nido: a niente e a nessuno giova e l'han portata via. Hanno ucciso una tartaruga arenatasi sulla spiaggia: a niente e a nessuno giova e l'han portata via. Hanno ucciso l'aria con ciminiere di fumo: a niente e a nessuno giova e l'han portata via. Hanno ucciso un ideale con il lavaggio del cervello: a niente e a nessuno giova e l'han portato via. Hanno ucciso il paesaggio con nuove architetture: a niente e a nessuno giova e l'han portato via. Hanno ucciso la libertà con grosse e pesanti catene: a niente e a nessuno giova e l'han portata via. E' arrivata la morte con la falce in pugno a niente e a nessuno giova e sono stati portati via. Totò Mirabile
Il bastone
Appoggiandomi ad un bastone procedevo sulla sabbia bagnata dalle onde leggere del mare e girandomi indietro osservavo che le mie orme non c'erano più le mie tracce erano tutte sparite. Smarritomi con la mente e guardando all'orizzonte vidi che il mare inghiottiva il sole l'asciandomi un tenue rossore e presto sarebbe giunta la sera con una inquietudine nuova. Avvertivo che tutto si perdeva della vita forse nulla sarebbe rimasto, e avanzai credendo di essere solo e sentendo un forte calore alla mano vidi che il bastone altro non era che la mano calda del Signore. Totò Mirabile
LI GENTI TINTI
Li genti tinti sunnu sempri ngiru e senza scantu lassanu u pagghiaru jornu e notti vannu cu primura senza ca cci scappanu li culura. Ni facissiru una bona ogni tantu prima ca s'innissiru o campusantu picchì sti genti tinti di malu pilu tardu eccanu sangu e vannu ncelu. Li carrubbi fannu sempri vinu bonu e li zorbi sfatti acitu forti sopraffinu ma ntavula mangianu anciddi a sucu e serpi lisci ci mettinu puru ddocu. Tantu su tinti ca ci morsiru li cavaddi e pi currivu ammazzaru li puddriceddi megghiu stari luntani di li genti tinti picchì cu la tinturia nun ci nesci nenti. Totò Mirabile
PAESELLO, PAESELLO MIO (Ispirata da canzoni varie)
Paesello, piccolo paesello mio mi dispiace tanto di svegliarti ora e in questa notte di pioggia e lacrime ascolta il pianto d’un uomo che ti ama che fra un minuto se ne andrà mi dispiace, ma deve andare. Il mio posto chissà dove sarà? Mi sono alzato, mi son vestito e sono uscito fuori per la strada tu mi guardi e non dici una parola e sei più piccolo come non mai strano amico di tanti giorni. Chissà se incontrerò gli amici che sono andati già tutti via ringrazierò la tua vecchia figura e se potessi farlo non ti venderei e intanto chissà perché piove forse è pioggia o forse commozione. Quattro vecchie case addormentate quel paese che giace in tanta pace e dandoti le spalle ti dico piano addio addio mio vecchio e grande genitore a tutti dirò di te e delle tue meraviglie e sarò io la tua grande semplicità. Totò Mirabile
NEL FREDDO SUDARIO
Nel freddo sudario regna eterna la noia senza speranza di sole e opachi pensieri pesanti mi chiudono gli occhi per dormire e sognare sempre un mondo nuovo e migliore con tanti diversi colori e la strana fantasia liberandomi dagli incubi mi rende più leggera la coscienza anche se é incostante la vita questo cammino senza luce e turbarsi non serve con queste strane cose miserabili e meschine a volte anche confuse, però queste cose buie dicono che in ognuno ci sono abissi nascosti luminosi a volte a volte oscuri e paurosi agli altri ma pure a noi. Totò Mirabile
Paesaggi
Paesaggi sparsi sulla terra che cantano la grandezza divina con una orchestra di mille torrenti che accordano l'eco delle montagne e le nuvole in coro dall'alto dei cieli si sciolgono con fiocchi leggeri imbiancando le vette silenziose ed il canto si disperde in alto per trovare l'assolo del passero che cinguetta da sopra un ramo e la natura canta e loda con i meravigliosi paesaggi la bellezza del creato. Totò Mirabile
TU SI’ PI MIA
Tu sì pi mia comu un ciuri di cardedda bianculidda frisca frisca e tantu bedda. Tu sì pi mia comu un ciuri di ranatu tutta russa quannu a mia hai vasatu. Tu sì pi mia comu un ciuri di cucuzza quannu ti pensu vogliu la to vuccuzza. Tu si pi mia comu un ciuri di miluna ca mi vasi quannu nuddu sinn’adduna. Tu si pi mia comu un ciuri di ruvettuca t’addisiu sempri e sempri iu t’aspettu. Tu si pi mia comu un ciuri di percocu picchi quannu pensu a tia pigghiu focu. Tu si pi mia comu un ciuri di finocchi quannu ti viu ti mangiassi iu cu l’occhi. Tu si pi mia comu un ciuri di nuciddi ca vulissi pi mia na ciocca di li to capiddi. Tu si pi mia comu un ciuri di menta ca lassi sciauru quannu passi lenta lenta. Tu si pi mia comu un ciuri chi talia ca ti vulissi coggliri subitu sulu pi mia. Totò Mirabile
A MIMI’
Perché te ne sei voluta andare eri così grande eppure sei andata via perché non sei più qui con noi a passare insieme le serate d’estate perché non odo più la tua viva voce e mi accontento solo dei ricordi. Perché, perché Mimì? La mia chitarra non suona come prima e le sere sono diventate lunghe e tristi se si canta tra amici si pensa solo a te e col pensiero ritorni in mezzo a noi ti vedo bella con quegli occhioni scuri con quell’espressione unica e seduttrice. Perché, perché Mimì? Le sere con la tua musica che suonava il tuo canto mi rapiva portandomi lontano i versi delle canzoni sono la tua poesia e riaffiorano ricordi che ci fecero sognare anch’io camminai sulle spalle di mio padre e giocai in quella giostra sotto casa nostra. Perché, perché Mimi? Totò Mirabile
CERTI AMORI
Una magica collaborazione la nostra al fine di aggiungere un sasso al mucchio in un continuo incontrarsi adulto per poi perdersi e ritrovarsi ancora complici e disincantati più che mai ragionevolmente rassegnati per destino. Non è nostalgia che si prova sovente ma il ricordo antico e recente che poi é l’impasto con cui si è fatti e non è realtà ma invenzione reale quindi immaginazione e fantasia una ricetta che rende unico il miscuglio. Spingere la realtà è da poveri illusi perché il mondo va avanti da solo come certi amori che non finiscono mai perché dentro lasciano qualcosa di complicato ma facile da intravedere materializzato in ogni sguardo furtivo e lancinante. Gli occhi soprattutto alcuni occhi sono quelli che trasmettono le emozioni e ogni sguardo non è mai quello che sembra e spesso quel che sembra non lo è nemmeno perché certi amori sono tanto speciali da diventare stelle in mezzo al cielo. Totò Mirabile
SEMPRE PRESENTE
Invano tento di liberarmi da queste pesanti catene che legano la mia mente in ogni attimo del giorno. Pure la notte mi ritrovo legato e tra mille pensieri passionali si accende un mondo a luce rossa dove tu spesso mi hai baciato. Le mie catene hai sciolto e liberandomi ti sei liberata iniziando una danza sfrenata alla quale mi hai coinvolto. E gira gira in quella danza spogli delle inutili apparenze si realizza il nostro sogno dove tu sei sempre presente. Totò Mirabile
SOGNANDO D’ESSERE SOLI
Oggi ti ho sognato giovane ricca e bella con una chioma nera e gli occhi neri neri e piccole labbra color della fragola con una rosa rossa legata tra i capelli. Sorridente tutte le volte che dicevo di volerti bene e disperato per il fatto che solo qualche volta mi hai dato l'impressione di saltare oltre la barriera infrangendo regole assurde e promesse sicuramente antiquate. Testardo come sempre io e pieno di coraggio sfoderavo nel sogno il mio fascino maschile sbalordendoti con i miei racconti tanto da farti addormentare per raggiungermi nel sogno. E questa volta sognando di essere soli in quell'azzurro infinito e liberi di volare raccolsi una bianca nuvola per fare un paravento dietro al quale indossare l'abito dell'amore. Totò Mirabile
Ho afferrato Chiusa al volo!
Al volo l'ho afferrato il video/foto del Maestro girato bene sulla nostra bella Chiusa e dopo aver visto anche recitare il caro Totò " Mangiasuli " mi sono commosso perché il destino crudele dal luogo natio mi ha allontanato e dico beati voi che ci state anche se in semplicità vivete la sua anima ricca di profumi e di essenze speciali e se malinconico é il mio cuore rido lo stesso anche se non ho sentito il nostro Totò recitare. Totò Mirabile.
Velieri sono i miei pensieri.
Velieri sono i miei pensieri che navigano nella mia mente lasciando solchi nel mare che scompaiono all'istante e ricompaiono fulminei al primo alito di vento che soffia dentro. Velieri sono i miei pensieri che spinti dalla mia grande vela navigano in rotte sconosciute e mi conducono su isole deserte come il mio cuore che non trova quiete e non vuole darmi pace. Velieri sono i miei pensieri che spumeggiando si alzano dal mare e corrono inseguendo ora un gabbiano ora un delfino ed il canto di una sirena mi stordisce e mi attrae e in lei trovo l'amore. Totò Mirabile
Ora si ca ci semu!
Quann'era picciottu 'un ci criria! Ma ora ca cuminciai ad aviri quarchi capidduzzu biancu ti lu dicu e ti lu confermu: é propriu veru ca l'anni sinnieru 'un sacciu runni e perciò a vatri picciutteddi m'arrivorgiu. Si pi casu viriti un anzianottu pinsatilu quannu era giuvinottu ca puru a iddu ci battia lu cori e si é vivu é picchì lu cori cci batti puru a iddu anchi si ora é vicchiareddu! Totò Mirabile
LA CIRASARA DI CHIUSA"
Prima strofa
Cirasara dunni iti sta matina Li panara nta li mani, li carteddi sani sani. Arrivati nta lu locu e taliati L'arvuliddi sunnu chini, li cirasi sunnu boni Acchianata nta scalidda C'era idda chi cuglia E ogni tantu mi talia. Ritornello Cogliu cogliu sti cirasi E tu appari lu panaru Ma ...la testa l'haiu a tia E nun sacciu com'ha fari. E li fogli nta l'oricchi Du cirasi li to occhi Tu si bedda quantu u suli Iu nun pozzu cchiù campari.
Seconda strofa
Sti cirasi sunnu russi di coluri La me vampa e' cchiù russa haiu un focu nta lu cori La me bedda cirasara mi talia Cala l'occhi tutt'i voti chi cci proiu li cirasi E ci fici un regalu Ci li desi du cirasi Pi oricchini si li misi. Si ripete il ritornello Scritta e musicata 35 anni fa da Totò Mirabile
IL PINO CRESCE ANCORA
Il pino stava muto Clara scriveva frasi per l'amoroso incidendo cuori di grazia assai fini trafitti senza alcuna pietà. Tu amor mio tristemente e quasi piangendo le rimembranze tosto assapori. Il mare canta strano e il vento come un lamento mi fa sentire ancora più lontano. L'alba mi strugge e parto in coda con tristi e crudeli per arrivare alla buon'ora sul solito sentier. Crudel di volto mi sento venir meno il cor mio stenta a vederti gioiosa ed ecco che calasi un sonno Meglio star qui ma non lontano! Il grande pino cresce ancora Clara scrive sempre le solite frasi incidendo cuori di grazia assai fini trafitti senza alcuna pietà. Totò Mirabile
Sogno
Il sogno è quel qualcosa di fantastico e di strano che ti porta in posti magici e meravigliosi ove puoi fare quel che vuoi e non è tutta fantasia. Il sogno spesso si mescola con la fantasia più pura e ciò che sembra impossibile diventa facile da realizzare basta saper mescolare il sogno con la fantasia e l’amore si materializza. Totò Mirabile
L’amico piange questa sera.
Quante sassate ho ricevuto e quante spine ho tolto dalle mie profonde ferite amici veri, amici fratelli amici che ti hanno aiutato nel cammino indeterminato e poi si dissolvono come l’acqua frizzante che a furia di star all’aria ha perso le sue bollicine e chissà quale sarà il suo sapore. L’amico piange questa sera e le lacrime che scivolano dentro a quei due calici mi dicono ora che quell’acqua gassata si è trasformata e con certezza è diventata amara come la mia vita. Totò Mirabile
Nel rispetto
Quando una cosa mi piace io me la prendo sempre nel rispetto di chi mi sta dietro, di chi mi sta accanto e di chi mi sta davanti! Totò Mirabile
Nella notte
Note di melodie cantate sopra i miei pensieri notturni mi tengono compagnia e mi sfiorano il viso accarezzando le mie mani e la musica straniera giungeva gradita al mio cuore mendicante e gira gira per le strade del mondo ho perso nella notte il tempo ed il ritmo sballante e penso ai fiori profumati e alle semplici margherite che ormai sono appassiti perché è finita l'acqua che a me e a loro dava la vita. Totò Mirabile
Ci vorrebbe una stagione
Il freddo non lo sopporto, credimi! Il caldo non lo sopporto nemmeno! Ci vorrebbe per me un clima mite! E aspetto una mite primavera... a me piace la primavera perché è la stagione in cui si risveglia la natura, i fiori, le piante, il sole e gli umori. Gli uomini ritornano fanciulli e parlano con il cuore e sognano. Sognano di partire e di arrivare sognano e cantano le loro storie disperdendole nel venticello leggero e chissà dove andranno a finire. Totò Mirabile
Scrivimi ancora.
Quante lettere scritte e quanto inchiostro ho modellato nelle parole che ancora scorrono fluide in questo foglio profumato e disegno tanti differenti cuoricini trafitti da freccette appuntite come le spine entrate nel mio cuore e ti dico scrivimi ancora e ti scrivo sempre in ogni ora perché nel mio calamaio non finisce mai questo inchiostro indelebile a volte nero e a volte azzurrino come gli occhi che mi trafissero il cuore in un giorno di natale. Totò Mirabile
L'AMICO
Incontrai sul mio cammino un amico e salutai l'amico con una stretta di mano e improvvisamente di fronte a quel viso triste e stanco rimasi sbalordito, rimasi impacciato come di fronte ad una persona estranea. La sua mano nella mia era solo carne su carne! Un freddo addio e lo vidi svanire nella nebbia. E dire che mi trovavo bene con lui perché era sincero con me. Io con lui ero felice perché amava la vita come me. Come querce piantate sulla solida montagna aspettavamo la nostra primavera. Io con lui mi sentivo forte perché odiava la violenza come me. Ero pronto a dare la vita per lui ed ero un fratello per lui e lui un fratello per me. Spartivamo persino il boccone di pane ed egli volentieri spartiva la cicca di sigaretta con me. In quella nebbia mattutina la mano mia asciugava il mio volto. Mi sentì battere alla spalla! Giratomi venni stretto in una morsa e strinsi anch'io ancor più forte. L'amico che credevo aver perduto era lì proprio a me di fronte e la sua mano asciugava il suo volto. Totò Mirabile
MARCO IL PICCOLO BAMBINO
Lasciò da parte il tamburello del folclore il piccolo bambino al suono della chitarra e in silenzio si sedette a terra ad ascoltare. Cantavo una canzone nostra dialettale accompagnandomi con ritmo e note lievi di una vecchia e cara chitarra familiare. Le corde metalliche sfiorate dalle dita vibravano note orecchiabili e armoniose che si mescolavano al canto di folklore. Era come se ci fosse un grande pubblico e con quella carica che avevo dentro le parole le cantavo sorridendo al bimbo. Mi sentivo quasi al centro dell’universo e più cantavo più mi allontanavo dal reale più vagavo con la mente tra spazi vuoti. Dove erano finiti i miei pensieri ossessionanti? Dove erano finite le mie grandi preoccupazioni? E Marco, quel piccolo bambino silenzioso? Era sempre a me di fronte, rapito dal mio canto le note e le parole miste al canto lo avevano incantato e lo vedevo volare in alto con me e assieme a loro. Io speravo che quella piccola manciata di minuti tanto la durata di quella canzone del folklore non finisse più, non finisse mai quella musica. E quando ormai ero arrivato proprio sul finale quel bambino mi batté a lungo forte le manie mi baciò la guancia gridando più volte bravo. Marco, il piccolo bambino sorridendomi mi disse quando sarò grande canterò anch’io questa canzone e a tutti dirò di colui che la cantò prima di me. Totò Mirabile
Morire come Vivere!
In tutte le cose c'é un inizio e una fine e se é vero come é vero che dal nulla sono state create tutte le cose tutte le cose ritorneranno a Dio é solo una questione di tempo. Totò Mirabile
PAZZIA
La pazzia può essere considerata come un qualcosa che non ha senso ma il vero significato forse consiste nel rappresentare un mondo oscuro dove non ci sono limiti e confini e si può andare oltre il reale dove questo mondo non esiste perché esiste solo la pazzia. Totò Mirabile
E l'uomo gira.
Quanto é grande l'universo pieno di gente di mille colori che dispongono dell'infinito che é nelle cose meravigliose che sono l'anima pulsante dei sette cieli del triangolo supremo che gira attorno alle anime variopinte con suoni assurdi a volte crudeli e a volte buoni e l' uomo gira e finisce per cadere ballando una tarantella a settantotto giri! Totò Mirabile
Le cose
A volte si dimentica le cose e sfuggono i contorni delle certezze che inquietanti si allontanano tra le ali di una labile memoria e corrono le cose antiche mentre suonano i pendoli battendo l'ora di partenza che arrivano prima di partire e si scontrano le cose con cose nuove e si fondono per morire e rinascere ancora. Totò Mirabile
Dove sei Signore?
Perché ti cerco in continuazione e a volte mi danno e grido forte dove sei Signore? Mi viene il dubbio che tu sia sordo o sei troppo lontano tanto da non sentire? La tua voce non la conosco e mi rispondo chiamandoti dove sei Signore? Ti cerco e ti chiamo e solo il mio cuore risponde palpitante che mi incita a chiamarti sempre senza mai mollare e aspetterò sempre fino a quando sentirò dalla tua viva voce che mi perdonerai. Totò Mirabile
SILENZIO
Spesse volte al calar della tarda sera nel silenzio di quel piccolo momento c’è chi ride contento e chi si dispera e c'è chi piange forte per lo sgomento. C'è chi ride per le cose sempre avute c'è chi pensa alle cose sicuramente future e alle cose che son certamente passate altri freddano le loro doloranti scottature. Silenzio, tu mi ricordi le storielle correndo la mia fantasia nella notte mi trascini a far parte delle novelle e spesso impersono don Chisciotte. Ho troncato col passato con un taglio e come quel grande valoroso giustiziere tiro l'arco per centrare il bersaglio che non mi pare spesso di centrare. Silenzio tu mi ricordi don Chisciotte Sancio Panza che vagavan per il mondo per combattere per noi battaglie astratte senza chiedere a nessuno un rendiconto. Silenzio ricordi la gioia cara e la felicità la dolcezza e l'amaro acido delle cose ricordi il groviglio eterno e la semplicità il profumo e le spine pungenti delle rose. Totò Mirabile Mostra tutto
TORNA CREATURA MIA
Mia creatura imprevedibile quanti segreti da svelare e quante avventure potresti raccontarmi affinché io possa apprendere le tue esperienze a me ignote per riuscire a comprendere meglio i tuoi mondi irraggiungibili sia nelle forme che nei contenuti indossando le ali del tempo di quel tempo che un giorno ci farà di sicuro incontrare facendoti scoprire che nulla è perso quando ci si vuole bene torna creatura mia. Totò Mirabile
VERDI GERMOGLI
Verdi germogli di vecchi ricordi come il pensiero che spunta improvviso. Verdi germogli di dimenticati relitti che riaffiorano leggeri senza spinte. Verdi germogli di lunghi silenzi come le rose che nascono tra spine. Verdi germogli di ingenui amori che nascono sempre spontanei Verdi germogli di fitte impr...ovvise come le idee che assalgono alla mente. Verdi germogli di sogni felici che vengono recisi alle radici Verdi germogli di venti furiosi come la morte brutale ed assassina. Verdi germogli di giorni andati che invecchiano il corpo e la mente. Verdi germogli di umana esistenza come l’aggrapparsi a sani principi. Verdi germogli di cose passate che non si riuscirà mai a mandare via. Totò Mirabile
Il libro della mia vita.
Girovagando per le vie del mondo mi sono posto tanti interrogativi ed ho continuato affannosamente a cercare per sapere se qualcuno avesse scritto il libro della mia vita. Bibbliotecai colti tanti vecchi libri con pazienza mi hanno mostrato e sfogliando le pagine impolverate ho letto tante storie assurde ma nessun cenno alla mia vita. Ancora non ho trovato nessuno che abbia scritto niente su di me e così non so chi ero, chi sono e cosa ne sarà della mia vita. E mi danno e giro ancora salgo in alto sopra il cielo, scendo in fondo al mare poi vedo il sole e cerco ancora. Totò Mirabile
Terremoto del Belice 1968.
Anche Chiusa Sclafani fu colpita nel '68 dal terremoto ma riportò, per fortuna, danni minori della bella Gibellina, Montevago, Santa Ninfa e Salaparuta!
Ricordo benissimo quei momenti terribili! So cosa significa svegliarsi di notte con il letto che trema sul pavimento tra le grida di persone in preda alla paura.
E in tanto la neve cadeva forte dal cielo e gli uccelli fuggivano impauriti lontano. E caddero i tempi, i tetti delle chiese, e precipitarono i giganti, gli alti campanili.
Le case si sgretolarono come melograni, fuori continuava imperterrita la bufera incurante dei bambini e dei vecchi in pigiama e delle donne avvolte tra vecchi lenzuola.
Impaurite e tremanti pregavano il Signore tenendo il rosario tra le tremanti mani e si chiedevano che male avessero fatto per meritarsi quella brutta sorte terrena. Totò Mirabile
Conoscere il mare.
Sin da quando fui concepito in un girevole tumulto d'onde conobbi il mare rumoroso dentro al grembo materno e imparai presto a nuotare per restare a galla. Poi, improvvisamente conobbi l'acqua tiepida artificiale e mi ci abituai e poi, un giorno vidi il mare una distesa d'acqua azzurra che mi faceva galleggiare. Il mio sangue si mescolava all'acqua per attirare le sirene che mi cantassero e le onde mi cullassero per non annegare. Totò Mirabile.
La principisssa d’oru chiangìa.
La principessa d’oru chiangìa chiangìa picchì riligata nta na turri d’un castiddazzu e nun putia nesciri di ddrà ranni priggiunia chi ci resi lu terribilu rignanti so patrazzu. Nun vidia né celu né terra e mancu mari di ddrà sciaccazza chiusa cu na forti grata anchi si spissu na palumma s’arripusava e sbattennu li du ali ci facia signu di scappari. Scappa! Ci dicia; e fu accussì chi finarmenti si decisi e scappò cu na ranni fantasia e mentri vulava cu idda nta li firmamenti mezzu a ddru ran mari vitti la so terra natia. E quannu si fici pirsuasa di soccu vitti chiamau la palumma e darreri riturnau e chiangia chiangia la principisssa d’oru picchì la rialtà avia superatu la fantasia. Totò Mirabile
Umori assurdi
E pensar che dagli umori dipenda il destino della nostra vita sconosciuta e chiedersi a cosa serva questo mondo se nessuno risponde in modo chiaro. E quante volte pensare di mollare tutto e voler annegare perché tutto quanto ci sembra superfluo, inutile e vano perdendo così scopi e motivazioni. Però a prescindere dagli umori che ognuno può avere in tal situazione una persona sana in quell'istante sicuramente avvertirà un solo istinto. Cioè quello della sopravvivenza terrena e grida aiuto e lotta per salvarsi per non affogare in umori assurdi e continuare a godersi la sua vita. Totò Mirabile
Il Vento
Che strana forza é il vento... piacevole nelle calde giornate estive quando soffia leggero rinfrescante per il corpo e la mente vagante. Che strana forza é il vento... violento quando arriva forte incurante del bene e del male e spazza via senza distinguo. Che strana forza é il vento... selvaggio quanto domabile spietato quanto generoso l'alito divino dissero alcuni. Totò Mirabile
RICORDI DI MIO NONNO
Sin da ragazzo amavo guardarlo perché era un mistero la sua vita, chissà chi era e cosa avesse fatto, continuavo a chiedermi sempre e quando la sera seduti attorno al braciere con i piedi a terra iniziava i suoi racconti di Orlando con paladini e cavalieri che duellavano tra loro si accendeva la mia fantasia. In quella semioscurità imparai a leggere la morale tra le linee del suo viso segnato dal tempo però ancora pieno di vita e se ogni piega della sua pelle celava agli altri la sua esperienza per me furono maestre di vita. Totò Mirabile
Capire se stesso
Le donne sono di mille colori, però frequentandone diverse ci si accorge che tutte sono molto interessanti. Sono d'accordo con Sikano quando afferma e dice che il mondo sarebbe imperfetto senza la presenza della donna. Però qualcuno lo capì prima e dopo aver creato l'uomo vide che questi era infelice e gli creò una compagna. La donna gli creò per rallegrarsi, un essere bello e anche complicato ma facile da capire se l'uomo prima si sforzasse di capire se stesso. Totò Mirabile
L'UMILI SCUDERI
Caminannu caminannu 'ncuntrai un picciutteddu chi chiangìa chiangìa ma quannu vitti a mia lassò lu chiantu e misi a sunari un friscalettu di canna tra li pecuri chi pascianu l'erva frisca. Mi firmai attintannu 'nsilenziu la sunata e quannu finìu di sunari ci dissi: bravu cavaleri! Di dumani avanti lu chiantu mori ti l'assicuru iu picchì l'umili scuderi c'aspittavi sugnu iu. Totò Mirabile
UN PUGNALE APPUNTITO
Se impugni un tal pugnale trafiggimi violentemente non lasciarmi col terrore addosso colpiscimi non aver pietà affonda l'affilata lama senza guardarmi spaventata non mi tenere e fammi cadere riposa su di me ora bella signora tiranna tu e la sorte assassina addormentati sul mio sangue tu donna che fosti bambina. Totò Mirabile
A me piaci nuda!
Vorrei scolpirti nella tua straordinaria bellezza per renderti immortale donna che sei infinita e un uomo che ama la vita vorrebbe rappresentarti scalfendo la pietra per far affiorare le tue forme. E tu silenziosa assumendo pose magiche mi appari immensa con i tuoi seni grandi e i fianchi da donna fertile ch.e da la vita con una generale grassezza che è bellezza. Simbolo di sopravvivenza e di tanta progenie destinata all’eternità come il mistero della vita rimanendo casta nella tua marcata sensualità e pura come la bella Venere di Willendorf. Ecco perché mi piaci … a me piaci nuda. Totò Mirabile
Cercando una donna.
Andavo in giro come un mendicante e chiedevo se ci fosse una donna che mi volesse elemosinar dell'amore e quanta strada irta ho percorso e a quante donne ho chiesto tra tempeste che si abbattevano dentro il mio cuore sofferente e grido forte e grido alla gente e cerco una donna che sia donna il vento infuria e si alza la bufera e tutto fradicio mi fermo e aspetto il primo passante della angusta via e prego che sia una donna così una donna che non strappi più la mia vita già logora e finita. Totò Mirabile
Deluso della vita.
Si chiuse dentro se stesso e rinchiuse tutto e lei scellerata e aspettò lentamente aspettò la pioggia che cadesse su di lui e lo lavasse almeno una volta fosse pulito prima di presentarsi al custode per la consegna del bagaglio un pesante bagaglio con dentro tanta inutilità che avvolgeva quattro pietre e si distese sul letto di paglia ed aspettò lentamente il suo ultimo respiro. Totò Mirabile
La breve vita.
Più leggo e più mi accorgo di essere ignorante! A furia di leggere mi sono accorto che le cose da sapere che ci rendono felici sono tante. Ma che fare se la durata della nostra vita é così breve da non permetterci di conoscere tutte le cose! Ed é così che la vita rimase e rimane un mistero da inseguire notte e giorno fino alla fine della vita stessa. Totò Mirabile
Tutto é parte di me
Tutto ciò che é stato il mio passato tutto ciò che fa parte del mio presente tutto ciò che farà parte del mio futuro tutto ciò e tu angelo che vola e vola siete parte di me per l'intera vita! Totò Mirabile
Sciogliere un amore.
E mi trovai legato mani e piedi con delle catene pesanti catene da non avere più la forza nemmeno di alzare le mani per sciogliere i miei piedi. Arrugginite diventarono le catene come pure il mio logorato amore e le ossa facevano rumore tremanti le mie mani incallite e di quell'amore non mi sciolsi. Totò Mirabile
Ricordo d'un amore.
Il rumore del mare accompagna il mio canto in questa generosa sera. Un lamento misto al ritmo delle onde che sbattono sugli scogli appuntiti. Suonano melodie le onde ed il rumore del mare mi consola e mi sfiora. Mirando all'infinito vedo un sole arrossato che scende triste e cala. Il mare con il suo rumore mi regala un odore particolare e mi stringe al suo cuore. E vorrei annegare nel suo profumo in ricordo d'un amore. Totò Mirabile
Ridere con lei.
Spesso mi chiedo che fine abbia fatto e dove sia andata a finire la ragazzina che conobbi in quel giorno primaverile il sole tiepido e vivace la giovinetta. Quanti scherzi mi combinava giocando sbalordendo la mia giovane mente e la sera sotto il pino parlava sempre e raccontava barzellette a non finire. Che ridere nel sentirla raccontare era già grande sebbene ragazzina con una risata tutta particolare che affiorava bella sempre sul finale. Un giorno non venne più sotto il pino altre barzellette sentì raccontare in giro e la sera solo la cicala mi raccontava, chissà se ritornerò a ridere con lei. Totò Mirabile
Per un gettone.
Darei qualsiasi cosa per avere un gettone in questa strana sera con la sola dannata voglia di sentire. Ascoltare la sua voce e sentire la sua emozione ma qui non c'é nessuno la città é vuota e le strade son deserte piene di foglie il mio cuore che il vento spazza via e tra loro improvviso rotola un gettone. Lo afferro e lo stringo con tutte e due le mani e corro verso una cabina per telefonare ma il tempo inesorabile solo ciao mi fa dire odorando la mia rosa. Totò Mirabile
Il misero cavaliere Si! Tu devi uscire e divertirti, così , potrai fare nuovi incontri e dimenticarti di me misero, di un amico tanto lontano che non può darti più nulla di quello che tu hai bisogno.
E mi assale la gelosia, mi viene il rammarico, mi assale furiosa la rabbia. Divertiti, corri, salta e balla, fai quello che senti ora, dimentica la mia persona.
Non ti accorgere più di me, del mio inquietante profumo e io starò via, sarò lontano, più lontano di quanto son ora e vai, metti le ali e vola, vola più in alto delle stelle.
Vola in discoteche e danza in circhi equestri e danza ancora. Danza sempre liberandoti e libera il tuo misero cavaliere fatto di stoffa e vecchi stracci libera il pagliaccio e vola. Totò Mirabile
Danzavano le donne.
Donne meravigliose! Donne … donne … donne! Cantava il menestrello e con il suono della sua chitarra cantava … cantava la bellezza delle donne che correvano ad ascoltare il suo canto. Il suono della chitarra le incantava e così scioglievano i loro capelli al vento e danzavano danzavano le donne belle e tra di loro lei. Totò Mirabile
La parte più bella della nostra vita.
Vorrei ritornare indietro per almeno un attimo vorrei tornare indietro e prendere un treno lungo con tante carrozze e fermarmi in ogni stazione vorrei riempirlo nel mio viaggio di tutte le cose più grandi le cose più belle della nostra vita e apro e chiudo antiche valigie. Tutto voglio prendere di me, di te, di noi e spunto un foglio un elenco interminabile tra sbuffi, fischi e rumori Le valigie non bastano più e ricorro ai grandi bauli antiche casse che solo facchini poderosi sanno alzare bene e quando tutto, tutto è pronto la paletta verde da il ciak al treno Così rivedo nel film i migliori anni la parte più bella della nostra vita. Totò Mirabile
Il dubbio
Il dubbio é come un nodo che ti stringe in gola e ti fa morire. Il dubbio va sciolto subito prima che ci soffochi assassino. Il dubbio é contro la certezza che regna nella natura di noi. Abbatterlo significa evitare di commettere errori. Di sentirci male dopo dopo aver fatto le nostre scelte. Occorre estirpare il dubbio ed esaminare le questioni. Eliminare le incertezze che non ci portano a dormire. Trovare soluzioni al dubbio significa far giare il mondo. Ecco perché il dubbio va svelato per far girar il mondo come sempre. Svelarlo significa dare forza al mondo e a chi la chiede. Totò Mirabile
I doni di Dio
L'uomo é stato creato da Dio e anche tutti gli animali sono stati creati da Dio, con una differenza che l'uomo Dio lo ha fatto a sua immagine e somiglianza mentre gli animali Dio li ha creati per essere a disposizione dell'uomo! Pertanto, non maltrattiamo ciò che Dio ha creato per noi! Totò Mirabile
Tutto é poesia
Il suono é inscindibile dalla sensazione del fluire del tempo. Come le onde del mare si smorza con il tempo fino a quietarsi alla fine. L’ onda piccola o grande si smorza nella sua evoluzione temporale. Il suono é strettamente legato alla sensazione dello scorrere del tempo. Allora il suono organizzato con il tempo diventa musica in quel silenzio vuoto. Come diventa pittura una tela vuota riempita di colori diversi da un pittore. Come diventa scultura una pietra incisa dalle mani sapienti di uno scultore. E se le mani scivolano su tasti i pennelli sfiorano le tele vuote. E se le subbie modellano il marmo la penna scrive su di un candido foglio. E lasciano le loro impronte per dire che tutto questo è arte tutto è poesia. Totò Mirabile
Una volta incontrai Dio.
Mi riconobbe subito e pure io riconobbi lui che guardavo stupito perché la sua immagine era identica alla mia. Mi somigliava tantissimo sembravo io allo specchio con gli stessi occhi e gli stessi pensieri. Mi fece cenno di seguirlo e mi prese la mano e senza chiedere nulla aprì la sua bisaccia e tirò fuori una chiave che mi porse volentieri. La chiave aveva una etichetta con una scritta che la identificava all'uso. Era la chiave della vita era il mezzo che serviva ad aprire o a chiudere la porta della vita. Una chiave speciale che mi ricorda ogni giorno che quello potrebbe essere il mio ultimo giorno. Totò Mirabile
" Tacquero le chitarre "
scritta tantissimi anni fa, é stata pubblicata nell'Agenda 2010 " Le Pagine del Poeta " dedicata a Fernando Antonio Nogueira Pessoa a cura di Alida Sessa con la collaborazione di Serena Grillo e Laura Oliva. Edizione "Pagine" di Roma. (dedicata a mia moglie)
Vie sonnacchiose di piccoli paesi campagne dimenticate gente ferma alla tradizione vecchia gente stanca e la penombra dietro le porte.
La pace dell'orologio sulla torre la noia dei rituali gesti delle stesse segnate facce la nebbia bagnava note di chitarra nel viale non c'era più nessuno.
Foglie inutili cadevano ingiallite la nebbia si precipitò strana e tacquero le chitarre era sbocciato un amore vero non c'erano cesoie per sradicarlo.
Prima non significava nulla per me tanto da ucciderlo e disperderlo poi senza ragioni misi a cantarlo non riuscendo più a vivere senza il suono della sua angelica voce.
Preferivo soffrire per lei per lei che come una lama sulla gola mi rendeva schiavo del suo amore così tacquero le chitarre nel viale del piccolo paese senza importanza. Totò Mirabile.
Al rientro della scuola dopo una giornata vidi la genitrice non guardarmi in viso e nemmeno chiedermi come fosse andata. Impaurito non ricordando cosa aver fatto e di aver combinato nessuna marachella verso la mia stanza andai quatto quatto. Rivolgendomi al mio angelo bello vidi che non era più appeso al capezzale e un brivido mi fece arricciare la pelle. I cocci giacevano sul foglio di carta e così non mi rimase che avvolgerli assieme alla mia anima che era morta. Oh Barreri di canne folte e lunghe invaso ridammi il mio piccolo angelo custode che in quella buca tanti anni fa deposi . Oh canne dal genitore ammaestrate con quelle mani d’oro le sue mani il mio angelo che vi affidai rendete. Indicatemi la piccola tomba d’allora scavata con le mie piccole mani per recitare la preghiera della sera. Una canna una sola canna formale accarezzata dal vento si fece spazio che tagliai e misi al mio capezzale. Totò Mirabile
Carissimo compare.
Possa tu catturare oggi, in questo giorno del tuo compleanno, un raggio di sole e seguirne la proiezione sempre per 5 secondi perchè è uno spettacolo anche questo straordinario, e ciò che desideri avverrà sicuramente auguri... Totò Mirabile
Sento che ti ho persa.
Sento che ti ho persa questa sera mentre ascolto note di fisarmonica mollando calci ad una bottiglia vuota per liberare la mia strada tortuosa. Sento che ti ho persa questa sera ho perso il tuo profumo ed il tuo sorriso la tua immagine di donna che vaga mentre la fisarmonica fuori suona. Sento che ti ho persa questa sera e sempre andando avanti in strada vado a cercare i tuoi occhi brillanti negli altri ma far finta di niente. Sento che ti ho persa questa sera e fingere che oggi nulla sia accaduto con un senso di vuoto è una brutta ferita per quello non dato e che non ho avuto. Totò Mirabile
I tuoi sessant’anni. (a Peppino Fici)
Dalla prima alla terza elementare il maestro Coco divenne il loro genitore. Alla quarta elementare si cambiò registro e arrivò il giovane Cerami per maestro. Alla quinta il primo esame con tanti auguri da parte dei maestri Campagna e Arcuri. Non frequentò la media unificata di Chiusa ma quella di Bisacquino con una scusa. Però fece male i conti il caro compare pensando potersi di Totò Mirabile liberare. Proprio per questo si scrisse al commerciale ma il destino che la sa lunga li fece rincontrare. Con l’aggiunta del minuto e ricciuto Gullo che dei tre si riteneva il compare più bullo. Ficigullomirabile chiamati dal Cardella tre cuori in un cuore un’invenzione bella. Quanti due carcati forte da sfondare il foglio ma tutto finì bene e girarono con orgoglio. Alla triade si aggiunsero altri cari amici ma il motore fu sempre Mirabilegullofici. E se è vero come è vero che tutto è di Dio il tempo logora ma nulla può sul gran trio. Senza aiuto alcuno e dopo tanti anni hanno superato finalmente i sessant’anni. E proprio oggi in questo giorno speciale applaudiamo tutti Peppino Fici il bel generale. E tutti insieme familiari, parenti ed amici gridiamo “grazie di esistere” compare Fici! Totò Mirabile
Quante volte non ho dormito! Da quella notte non ho dormito più perché ascoltavo i battiti del tuo cuore e pensavo come sarebbe stata la tua e la nostra futura vita. Questo desiderio divenne realtà dopo nove mesi di aspettare e la vita apri le porte a noi due quando tua madre disse tra i dolori: Padre questa è tua figlia! Figlia questo è tuo padre! Quante volte non ho dormito! E da quella notte non ho dormito più e da quel giorno prima in braccio e poi per mano ci avviammo per raggiungere un punto lontano. Il primo giorno di scuola la scuola elementare le tabelle di luogo la fronte che scottava il mal di pancia e il ginocchio scorticato. Quante volte non ho dormito! E da quella notte non ho dormito più la prima comunione ed il piffero sulla sedia con la media del sette e dell’otto ed il motorino tutto rotto. Il diploma con la grande festa la laurea con l’alloro meritato la mia bella principessa con la corona in testa tutto è appena cominciato. Totò Mirabile
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